venerdì 9 settembre 2016

Sisma, zootecnia a rischio collasso, intervenire subito

ROMA, 8 settembre 2016 - "Decine di aziende agricole zootecniche situate nelle aree colpite dal sisma del 24 agosto rischiano di chiudere se le istituzioni non interverranno in tempi rapidi.". Lo dichiarano la consigliera M5S alla Regione Lazio, Silvia Blasi, e il deputato in commissione Agricoltura, Massimiliano Bernini, che ieri hanno svolto un sopralluogo nelle aree del reatino colpite dalla calamità. "Siamo andati, in particolare, a verificare le condizioni di alcune realtà agricole nell'area di Amatrice e abbiamo rilevato come a due settimane dal sisma gli allevatori che hanno subito il crollo o l'inagibilità delle proprie stalle non abbiano ricevuto alcun sostegno al fine di garantire adeguati ricoveri temporanei per gli animali e strutture per la mungitura. È necessario che lo Stato intervenga al più presto: l'inverno è alle porte e si rischia che molti bovini e ovini si ammalino e muoiano, causando un gravissimo danno economico agli imprenditori, già provati dalle conseguenze del terremoto. Se il governo o la Regione Lazio non interverranno prontamente, molti allevatori saranno costretti a dismettere l'attività, indebolendo ulteriormente un tessuto economico e sociale già al collasso. Dunque, auspichiamo che per gli agricoltori e allevatori colpiti dal sisma vengano attivate prontamente linee di accesso al credito anche a fondo perduto, da impiegare per il pieno ripristino delle attività agricole e zootecniche".

sabato 16 luglio 2016

Interrogazione su fondi per dearsenificatori che discriminano i comuni fuori Talete

Le criticità relative alla presenza di arsenico nell’acqua della Tuscia continuano ad aumentare nel tempo nonostante i 37 milioni di euro spesi per i dearsenificatori ed i 15 milioni erogati a Talete per la loro gestione. I livelli di arsenico fuori i limiti di legge in numerosi comuni della Tuscia dimostrano che la regione Lazio non è stata in grado di affrontare il problema. Visto che la Giunta non ha ancora risposto alla nostra interrogazione depositata lo scorso marzo non è chiaro quali siano le problematiche tecniche o progettuali alla base del malfunzionamento delle dotazioni, in collaborazione con i Comitati per l'acqua pubblica della Tuscia abbiamo depositato una nuova interrogazione per sollecitare quelle risposte e sapere  come intende tutelare la salute dei cittadini che dopo commissariamenti, emergenze, proroghe e milioni di euro spesi non ricevono acqua potabile nello loro case pur continuando a pagare per intero le bollette.
Noi del M5S siamo accanto ai sindaci dei comuni che non aderiscono a Talete spa, considerando legittima la loro posizione visto che la Regione Lazio sta ignorando completamente l’attuazione normativa della Legge 5/2014 e della norma statale dettata dal decreto Sblocca Italia.
Non si può acconsentire al ricatto di cedere le infrastrutture idriche e gli impianti di dearsenificazione ad un gestore che sta aprendo ai privati, contrariamente alle indicazioni di preferenza verso la pubblicità del gestore, espresse dalla Legge 5/2014. Questa modalità di agire della Regione ricattatoria e discriminante non va nella direzione nè di sostenere in maniera ugualitaria le spese di manutenzione di tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro adesione a talete, nè di tutelare la loro salute.
I comuni non possono aumentare la tariffa del servizio idrico ma senza le risorse della Regione, come faranno a  sostenere gli elevati costi di manutenzione del dearsenificatori? C’è il rischio che funzionino sempre peggio!  La regione con la delibera di febbraio 2016 ha erogato i fondi alla Talete senza passare per l’ATO, discriminando e ledendo, di fatto, i comuni che hanno deciso di non entrare in Talete, quindi vorrei sapere da Panunzi come mai fino a tre anni fa i fondi potevano essere forniti direttamente ai comuni quando si è trattato di realizzare gli impianti ed ora per la loro gestione no!

venerdì 17 giugno 2016

Biogas: Approvata nostra mozione che impegna a programmazione e tutela produttori

L’approvazione parziale della nostra mozione che impegna la Regione a non autorizzare impianti biogas, a digestione anaerobica, nelle aree territoriali con produzioni agricole riconosciute da certificazioni ufficiali, come Doc, Docg, Ddop, Igt e Igp, è una vittoria per tutti i produttori. 
Siamo anche contenti che l’aula abbia approvato l’impegno a programmare la realizzazione di nuovi impianti coerentemente con il Piano Energetico regionale ma ci dispiace che la maggioranza non abbia voluto impegnare la Giunta a sospendere tutte le autorizzazioni per gli impianti a biomassa che utilizzano il Forsu.
Il nostro obiettivo era una moratoria totale del biogas ma la maggioranza non ha voluto impegnarsi su questo fronte, fortunatamente abbiamo ottenuto che finalmente ci sia una pianificazione visto che, in assenza di questa, non è possibile bloccare la proliferazione di richieste di autorizzazione.

mercoledì 15 giugno 2016

I consiglieri regionali del M5S restituiscono 750mila euro su un fondo per il microcredito ad aziende e famiglie

Oggi si concretizza una delle promesse fatte in campagna elettorale: il sostegno alle PMI ed alle famiglie del Lazio tramite un fondo per il micro credito alimentato dagli accantonamenti dei nostri stipendi di 3 anni.
E' un giorno importante in cui il M5S dimostra ancora una volta di essere diverso dai partiti che governano le nostre istituzioni: una parte dei nostri stipendi a cui rinunciamo ogni mese va a costituire un concreto sostegno a chi vuole fare impresa ed alle tante famiglie con figli disabili che non riescono ad accedere all'assistenza sanitaria pubblica.
Non finirà qui, finora abbiamo accantonato più di 800.000 mila euro, una parte è confluita nel fondo per il microcredito, la rimanente più tutte le restituzioni a venire verranno usate per finanziare nuovi progetti nella regione Lazio. Stiamo dimostrando che è possibile fare politica con pochi soldi, senza attaccamento alle poltrone e soprattutto restituendo ai cittadini ciò che gli appartiene.

mercoledì 8 giugno 2016

Nuove aree di tutela biologica marine lungo la fascia costiera laziale

E' stato appena approvato un ordine del giorno del M5S che impegna la Giunta a promuovere presso il Ministero competente l'istituzione di nuove aree di tutela biologica marine lungo la fascia costiera laziale ai fini della tutela della costa e del ripopolamento ittico.

mercoledì 11 maggio 2016

Consegneremo petizione lavoratori INGRANDE per l’apertura di un tavolo di trattativa regionale

Durante l’ultimo incontro con i lavoratori del punto vendita Ingrande di Tarquinia, i 19 che potrebbero perdere il proprio posto di lavoro ci hanno affidato la petizione, sottoscritta da oltre 1600 firme, per ottenere l’apertura di un tavolo di trattativa a livello regionale. Consegnerò personalmente il documento il prossimo 12 maggio a Guido Fabiani e Lucia Valente, rispettivamente assessore regionale allo sviluppo economico ed alle attività produttive ed lavoro, pari opportunità e personale e farò quanto in mio potere per ottenere l’apertura del tavolo di trattativa.

Quanto sta accadendo con l’Ingrande di Tarquinia replica purtroppo quanto successo già in altre realtà, non è accettabile che cooperative così grandi e importanti per l’economia del nostro Paese possano compiere spregiudicate azioni di conquista e distruzione della concorrenza senza curarsi delle ricadute occupazionali su decine di famiglie. Quanto sta facendo UniCoop Tirreno contraddice quello spirito di solidarietà che dovrebbe essere alla base di un sistema cooperativistico sano e trasparente, noi faremo quanto in nostro potere per portare la voce e le istanze dei lavoratori nelle stanze regionali, con la speranza di trovare una soluzione che garantisca ai dipendenti Ingrande di non finire in mezzo a una strada.

lunedì 21 marzo 2016

Un'interrogazione per i danni delle alluvioni del Marta e degli affluenti

Nel 2004 e nel 2005 Marina Velca e Tarquinia Lido sono state oggetto delle disastrose alluvioni del fiume Marta, del torrente del Torrone e del Fosso Scolo dei Giardini e 139 abitanti, riuniti nel comitato ‘Marina Velca senza Fango,’ hanno fatto ricorso al Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche del Lazio per chiedere il risarcimento dei danni nei confronti della Regione Lazio, L’ARDIS, il Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca e la Provincia di Viterbo a causa dell’ incuria nella quale il Fiume Marta ed i corsi d’acqua limitrofi erano stati abbandonati da decine di anni.
Nel 2011 il Tribunale ha condannato la Regione Lazio e l’ARDIS, a risarcire i ricorrenti danneggiati per la somma di € 2.095.358,58 oltre a rivalutazione monetaria,  interessi, spese, competenze ed onorari di lite, una sentenza contro la quale la regione è ricorsa in appello, respinto per violazione dei termini di legge, e alla Cassazione che ha programmato l’udienza per il prossimo 4 aprile. Nel frattempo però l’Agenzia delle Entrate ha chiesto ad alcuni ricorrenti il versamento della tassa di registrazione della sentenza di pignoramento per la somma di euro 2.569, spesa che spetterebbe alla regione.
Visto che finora i ricorrenti, nonostante tre sentenze favorevoli, non hanno ancora ricevuto l’indennizzo abbiamo depositato un’interrogazione per chiedere a  Zingaretti di fornire chiarimenti su perché la regione non ha pagato le spese di registrazione della sentenza di pignoramento mentre aveva adempiuto al pagamento della tassazione della sentenza di primo grado di € 97.000.
Vogliamo anche chiarimenti sulla situazione contabile della Tesoreria Unica presso la Regione Lazio per conoscere il numero dei procedimenti esecutivi a carico della Regione Lazio ma, soprattutto, vogliamo sapere se la regione ha intenzione di adempiere a quanto stabilito dalle sentenze vinte dagli abitanti di Marina Velca che oltre ad aver subito i danni per l’alluvione si trovano oggi ad aver vinto cause in tutti e tre i gradi di giudizio senza aver ricevuto un risarcimento ma solo una richiesta di pagamento di tasse che, sentenza alla mano, non spettano a loro.

martedì 23 febbraio 2016

Trasversale Nord: "fondamentale un vero processo partecipativo con la cittadinanza"

Il dibattito pubblico organizzato lo scorso sabato a Tarquinia è stato fortemente voluto dal M5S per aprire un confronto con tutta la cittadinanza riguardo il progetto della ‘trasversale. E’ stato quindi prezioso il contributo offerto dai numerosi presenti, comitati, agricoltori e cittadini, che ringraziamo per la partecipazione.
L’’obiettivo era spiegare il modus operandi del M5S rispetto a decisioni su opere pubbliche così impattanti sul territorio che non dovrebbero mai essere calate dall’’alto ma solo dopo un confronto con le comunità locali. Riteniamo fondamentale un vero processo partecipativo con la cittadinanza, completamente ignorata sul progetto della trasversale visto che le istituzioni, in primis il comune di Tarquinia, non la hanno né informata né consultata. Un modo di operare lontano dai principi di partecipazione cardine della convenzione di Aarhus che il M5S condivide pienamente tanto da essere parte di una specifica proposta di legge in parlamento.

sabato 16 gennaio 2016

Ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte: approvato all’unanimità dal consiglio regionale l’ordine del giorno del M5S

Per dare un'alternativa all'asfalto servono fatti concreti. E' quanto fatto all'ultima seduta del Consiglio Regionale del Lazio, dove è stata ottenuta l'approvazione unanime di un ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle per la riapertura della tratta ferroviaria Civitavecchia-Capranica-Orte.
L’atto impegna la giunta regionale a “inserire la ferrovia tra le opere di primaria importanza da finanziare attraverso il capitolo di bilancio relativo al trasporto ferroviario”.

La riattivazione della tratta Civitavecchia-Orte è strategica per la mobilità sostenibile di persone e merci e per il rilancio di un turismo dei territori, che le autostrade negano; il trasporto su ferro va incentivato e recuperato dove è possibile, limitando invece il consumo di suolo e l’inquinamento del trasporto su gomma. Con questo importante atto dimostriamo ancora una volta l’impegno constante sul territorio, portando nelle istituzioni le istanze dei cittadini e dei comitati.

Il Movimento 5 Stelle sta lavorando su più fronti per la mobilità sostenibile. A Tarquinia ha denunciato,sia in sede penale che contabile, le anomalie rilevate nella concessione dell'Aurelia alla SAT, e sta inoltre tentando di alimentare il dibattito pubblico sulla Trasversale Nord, attraverso la richiesta di un consiglio comunale aperto e partecipato.

martedì 29 dicembre 2015

La ASL di Viterbo ha celebrato il rito della rappresentazione di se stessa

In merito alla conferenza dei Servizi “Il nuovo sistema sanitario della provincia di Viterbo” tenuta dalla ASL di Viterbo il 17 dicembre, prendo atto che la ASL ha celebrato il rito della rappresentazione di se stessa. Sono state definite linee strategiche dal Direttore Sanitario attualmente sono un libro dei sogni completamente slegata dai contesti Aziendali e dal territorio in quanto manca completamente la valutazione del bisogno e della domanda di salute della popolazione. Del tutto assenti i Gli unici assenti erano i cittadini, le associazioni cioè i portatori di interessi. Ci risulta che l’azienda ancora non conosce il carico di lavoro dei propri dipendenti e non ha provveduto a riassegnazione del personale per sgravare di funzioni “amministrative” il personale sanitario che con il blocco delle assunzioni in vigore da 6 anni è in una grave situazione di carenza, con l’inevitabile  rischio di aumentare il fenomeno della  malasanità.

Noi riteniamo che in quella “ conferenza Organizzativa” si sarebbe dovuto dibattere di cose concrete cioè di come la priorità di azioni, i tempi per realizzare la nuova risposta

sabato 12 dicembre 2015

Si faccia chiarezza sul biogas a Tarquinia

Chiedo urgentemente la conclusione della procedura V.I.A. per il progetto di realizzazione dell’impianto a biogas per il trattamento della FORSU da realizzarsi nel comune di Tarquinia proposto dal consorzio Pellicano. Un simile impianto oltre a contrastare con la vocazione agricola dell’area rappresenta una fonte aggiuntiva di emissioni contaminanti per un territorio già fortemente compromesso da un punto di vista ambientale.

Inoltre per funzionare avrebbe bisogno di una quantità di FORSU equivalente a quella prodotta dalla provincia di Viterbo con conseguente aumento del traffico di mezzi pesanti.
A tre anni dall’avvio della procedura VIA, mi sorprende che la Regione Lazio non abbia ancora le idee chiare su questo progetto nonostante le notevoli criticità sia tecniche, come la “distanza zero” di alcune abitazioni dall’impianto, sia per la tutela della salute pubblica. Occorre sottolineare che alla base delle numerosissime richieste autorizzative di simili impianti per la produzione di energia, vi è spesso la speculazione industriale generata dagli incentivi pubblici e dall’assenza di una pianificazione regionale in materia di produzione di energia “pulita”. Il PD alla guida della Regione Lazio che dovrebbe tutelare la salute pubblica, indirizzare le vocazioni del territorio e pianificare una corretta gestione dei flussi dei rifiuti nonché energetica, è invece incapace di prendere una decisione definitiva su un progetto non compatibile con la vocazione territoriale dell’area.

lunedì 30 novembre 2015

Clima: Politica ambientale ed energetica disastrosa, Valentini lo sa?

La propaganda di Zingaretti e dei suoi nominati non da scampo nemmeno al clima ed all'ambiente, temi seri che meritano più attenzione e meno proclami. Sono sorpresa che Valentini, un esponente del mondo scientifico, si presti a tutto ciò e apponga il proprio marchio a politiche regionali che è impossibile definire virtuose. Valentini davanti ad una totale immobilità della giunta e della maggioranza propone azioni che avranno un modesto impatto sulle nostre fonti di approvvigionamento energetico e, quindi, sulle emissioni di anidride carbonica. 
L’immagine della politica energetica nazionale e di Zingaretti è quella della centrale TVN di Civitavecchia che brucia carbone trasportato da navi che funzionano a petrolio. Mezzi di trasporto e produzione di energia che immettono enormi quantità di anidride carbonica, e molti altri inquinanti, su un vasto territorio della Regione. Territorio per questo castrato nella sua vocazione naturale che è l’agricoltura. Ci sono in attesa di VIA numerosi progetti di centrali a biogas e biometano, fortemente  sostenute da Valentini e da tutto il PD, che immetteranno in atmosfera molte sostanze inquinanti, non ultimo il metano, il cui effetto serra è notevolmente maggiore di quello della CO2. 
Bisogna superare la modalità di trasporto su gomma di merci e persone che per esempio nella provincia di Viterbo riguarda oltre il 70% degli spostamenti quotidiani.

giovedì 26 novembre 2015

ARSIAL: un’interrogazione su progetto di promozione senza bando

Stamane in commissione ho chiesto all’amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati, di rispondere ad alcune mie domande sul progetto “Traditional Food Academy of Rome and Lazio”, ma non avendo risolto i miei dubbi ho depositato anche un’interrogazione. “Traditional Food Academy of Rome and Lazio” è un progetto di promozione delle eccellenze agroalimentari del Lazio nasce da una proposta presentata dal Centro Studi “Cappella Orsini” in nome e per conto della società Allievi di Cosma Srl e consiste in un punto vendita da situare presso l’ex chiesa di Santa Maria di Grotta Pinta.

Rosati lo ha definito un progetto ‘importantissimo’ per la sua ubicazione , in un immobile di pregio storico recentemente restaurato e affittato da Roma Capitale proprio alla Allievi di Cosma srl a meno di due chilometri dall’Enoteca Regionale, un’altra struttura finanziata dalla Regione Lazio per la ‘promozione delle eccellenze agroalimentari del Lazio’ tristemente nota alle cronache per le vicende societarie e finanziarie. Rosati però non ci ha detto in commissione né quanti fondi sono stati stanziati dall’ARSIAL nè quali sono stati i criteri che hanno portato alla scelta del progetto, vista l’assenza di un bando pubblico, né spiegato i motivi della sua ‘importanza fondamentale’ oltre quelli legati all’ubicazione, come se via Frattina fosse una degradata arteria periferica.

venerdì 13 novembre 2015

Su progetto Etruscan e oli esausti l'assessore Refrigeri dia delle risposte

Ho depositato un'interrogazione diretta all'assessore Refrigeri e al presidente Zingaretti in merito al progetto ''Etruscan'', ovvero alla sperimentazione di un trasporto extra-urbano alimentato da energia prodotta da impianti fotovoltaici e biocarburante eco-sostenibile derivante dalla trasformazione degli oli esausti degli esercizi commerciali. A questo proposito la Provincia di Viterbo ha avviato anche un progetto sperimentale per la raccolta, il trasporto ed il recupero dell'olio esausto vegetale di provenienza domestica, indicendo un bando pubblico per la fornitura di contenitori (€ 984.525 iva esclusa) ed un altro per la raccolta a domicilio (€ 816.171). Nonostante le ingenti risorse pubbliche, anche regionali, impegnate in queste gare, in molti comuni della provincia di Viterbo, il servizio di raccolta degli oli esausti non è ancora attivo, tanto che i nostri attivisti di Fabrica di Roma hanno depositato un'istanza al loro Comune per richiedere la messa in opera del servizio. Iniziativa seguita anche da molti consiglieri del M5S in tutta la Tuscia, tra cui Tarquinia, con interrogazioni presentate nei consigli comunali.

venerdì 30 ottobre 2015

Trasversale Orte-Civitavecchia: manca un vero processo di partecipazione

Ero presente ieri all'incontro al comune di Tarquina per il progetto della trasversale Orte - Civitavecchia. Nutro molte perplessità sulle modalità di lavoro dettate dal vicesindaco Bacciardi. Su questo progetto altamente impattante per il nostro territorio, è da sempre mancata una completa informazione alla cittadinanza che di fatto ignora i tracciati. L'informazione non può essere demandata ai comitati, che svolgono comunque un ruolo importante, ma dovrebbe essere gestita dall'istituzione più vicina alla comunità di Tarquinia che ha tutte le risorse per attuarla. Viene spacciato per un processo di partecipazione quello che in realtà è un tavolo di discussione a cui i diversi partecipanti si trovano coinvolti attraverso un passaparola dell'ultimo minuto.
Assente il personale tecnico del comune, unico in grado di controbattere agli ingegneri dell'ANAS sulle criticità dei tracciati.
Partecipo al fine di raccogliere le istanze della cittadinanza e rappresentarle alla regione Lazio che dovrà esprimere un parere rispetto al tracciato attualmente sotto procedura di VIA.