sabato 12 dicembre 2015

Si faccia chiarezza sul biogas a Tarquinia

Chiedo urgentemente la conclusione della procedura V.I.A. per il progetto di realizzazione dell’impianto a biogas per il trattamento della FORSU da realizzarsi nel comune di Tarquinia proposto dal consorzio Pellicano. Un simile impianto oltre a contrastare con la vocazione agricola dell’area rappresenta una fonte aggiuntiva di emissioni contaminanti per un territorio già fortemente compromesso da un punto di vista ambientale.

Inoltre per funzionare avrebbe bisogno di una quantità di FORSU equivalente a quella prodotta dalla provincia di Viterbo con conseguente aumento del traffico di mezzi pesanti.
A tre anni dall’avvio della procedura VIA, mi sorprende che la Regione Lazio non abbia ancora le idee chiare su questo progetto nonostante le notevoli criticità sia tecniche, come la “distanza zero” di alcune abitazioni dall’impianto, sia per la tutela della salute pubblica. Occorre sottolineare che alla base delle numerosissime richieste autorizzative di simili impianti per la produzione di energia, vi è spesso la speculazione industriale generata dagli incentivi pubblici e dall’assenza di una pianificazione regionale in materia di produzione di energia “pulita”. Il PD alla guida della Regione Lazio che dovrebbe tutelare la salute pubblica, indirizzare le vocazioni del territorio e pianificare una corretta gestione dei flussi dei rifiuti nonché energetica, è invece incapace di prendere una decisione definitiva su un progetto non compatibile con la vocazione territoriale dell’area.


Degno di nota, in un tale contesto, è il comportamento del Sindaco di Tarquinia; il massimo garante della salute pubblica continua nel tentativo di barcamenarsi, tipico della vecchia politica, tra finto ambientalismo e la volontà di non indispettire i propri sponsor. È nota a tutti l’elevato impatto della centrale TVN e del porto di Civitavecchia sulla qualità dell’aria nel comprensorio così come testimoniato sia dall’esito dello studio dell’osservatorio ambientale della Regione Lazio del 2012, secondo cui esiste un eccesso di mortalità per patologie maligne dei cittadini di Civitavecchia, sia dai recenti studi della Tuscia sulla presenza di metalli pesanti sul suolo nei dintorni della centrale TVN.