lunedì 30 marzo 2020

È l’ora dell’unità non delle polemiche.

Emergenza Coronavirus E'l'ora dell'unita'non delle polemiche

Non ci salveremo da soli; penso che alla luce dei fatti, dovrebbe essere chiaro a tutti. Questo è il momento dell’unità e di fare comunità per portare a casa il risultato più importante di tutti: la vita.
Permettetemi uno sfogo: sono inutili e controproducenti le polemiche di ogni tipo lo sperticarsi in divisioni aritmetiche mal fatte, la ricerca di visibilità a tutti costi quando le paure che strumentalmente si cavalcavano in precedenza sono superate oggi da qualcosa di tangibile, concreto e sconosciuto.

Invito perciò tutti nella loro qualità di amministratori, sindaci, vice, consiglieri e tutti gli eletti a lavorare per informare correttamente la cittadinanza sulle misure prese dal Governo a favore di imprese, famiglie e cittadini. I 4,3 miliardi che il Governo eroga ai comuni, sono un anticipo di cassa: una somma cioè che lo Stato versa agli enti locali generalmente nel mese di maggio e che, in accordo con L’Associazione Nazionale comuni Italiani (A.N.C.I.), sarà erogata prima proprio per far fronte all’emergenza senza precedenti che stiamo vivendo. Per fare un esempio: a Roma si è deciso di cancellare il canone del 2020 per l’occupazione del suolo pubblico a tutte le attività di ristorazione, quali bar, ristoranti ed esercizi commerciali allo scopo di aiutare un settore fortemente penalizzato da questo tragico momento.

Gli ulteriori 400 milioni che il Governo ha stanziato sono destinati ad aiutare coloro che hanno difficoltà a mangiare e sono un aiuto iniziale che, se confermata la bozza che circola in queste ore, sarà distribuito nei comuni in base alla popolazione ivi residente e al reddito pro-capite in maniera che arrivi proprio a chi ne ha più bisogno. Invito parimenti i cittadini a vigilare e a stare col fiato sul collo dei loro amministratori affinché questi fondi vengano impiegati in maniera equa e diretta a incontrare l’urgenza di chi non può acquistare cibo e beni di prima necessità. I comuni inoltre possono attivare e coordinare la raccolta di donazioni per incrementare quanto a disposizione per far fronte alle emergenze alimentari.

Lo ripeto, stiamo vivendo una situazione senza precedenti; i fondi sono senz’altro esigui e l’Europa dovrà fare la sua parte perché da questa crisi non si esce da soli. La storia ce lo dirà ma di sicuro non basta il Governo con interventi diretti: ci vuole un’Europa unita e solidale, mai come ora.

Mi aspetto inoltre che in una situazione così grave tutti gli amministratori informino correttamente i cittadini sulle iniziative messe in atto per far fronte all’emergenza sanitaria e sulle azioni concrete varate per sostenere chi ha più bisogno.
Questo non è il momento della polemica; ci sarà il tempo per il confronto politico, anche aspro, e per cercare cosa, eventualmente, non ha funzionato e le eventuali responsabilità. Adesso dobbiamo lavorare uniti per superare questa emergenza che è la più grave che l’intera umanità deve affrontare dopo la seconda guerra mondiale. Forza!

domenica 22 marzo 2020

Silvia Blasi su video del sindaco di Tarquinia: Basta con ingiustificati allarmismi e propaganda

Avrei evitato volentieri di intervenire in questo momento di drammatica emergenza nazionale per commentare il video-messaggio alla cittadinanza del sindaco di Tarquinia, ma sono costretta a farlo per denunciare derive comunicative in un contesto emergenziale straordinario dove un sindaco dovrebbe essere esempio per senso di responsabilità e spirito di collaborazione verso il Governo di cui è ufficiale, senza subordinare tale funzione alla propaganda politica con comunicazioni ingiustificatamente allarmanti che possono incidere negativamente su una popolazione già provata da giorni di isolamento sociale. Scriverò al Prefetto per segnalare l’accaduto e chiedere di vigilare rispetto a messaggi al limite del procurato allarme visto che paventano la “morte collettiva”.
Voglio tranquillizzare i miei concittadini: se tutti rispetteremo le regole dettate dal Governo, dalla Protezione Civile e dall’Istituto Superiore di Sanità supereremo presto questo duro momento di emergenza nazionale.

Silvia Blasi
Consigliera regionale Lazio

sabato 21 marzo 2020

50.000 euro dei nostri stipendi donati allo Spallanzani

50.000 euro dei nostri stipendi donati allo Spallanzani

Il gruppo consiliare della Regione Lazio ha deciso di devolvere 50.000 euro all’Ospedale Spallanzani di Roma traendoli dalle restituzioni degli stipendi dei singoli consiglieri.

Viviamo un momento drammatico di emergenza nazionale e credo sia importante il contributo di ognuno di noi. Abbiamo deciso perciò come consiglieri di devolvere 50.000 euro, parte dei nostri stipendi che mensilmente restituiamo, all’Ospedale Spallanzani di Roma che, eccellenza nazionale, è in prima linea per combattere questa pandemia.
Oggi più che mai abbiamo l’evidenza di come smantellare la sanità pubblica sia stata una mossa scellerata. Sono sotto gli occhi di tutti gli sforzi che il personale sanitario, medici ed infermieri, sta facendo oggi per salvare vite e per questo a loro va il mio sentito ringraziamento. Sono consapevole che la nostra donazione sia una goccia in mezzo al mare, un piccolo aiuto che chi siede nelle istituzioni deve essere pronto a dare facendo la propria parte al servizio dei beni comuni e dei cittadini.

lunedì 2 marzo 2020

Inceneritori: nessun impianto se il Comune non è favorevole




Da oggi in poi, senza parere favorevole del Comune interessato la Regione non potrà autorizzare nessun impianto di trattamento e di incenerimento rifiuti grazie ad un emendamento del Movimento 5 stelle.

Sono state integralmente recepite le osservazioni che ho inviato alla Direzione Regionale nell’ambito della procedura autorizzativa per l’impianto di incenerimento rifiuti proposta dalla società A2A nel comune di Tarquinia.
Nel collegato al bilancio è stato approvato un mio emendamento che riguarda delle sostanziali modifiche all'art. 15 della L.R. 27/98 e che recepisce i più recenti orientamenti della giurisprudenza amministrativa (come ad esempio la pronuncia n.480/2017 del TAR del Piemonte). Nel merito: con questa nuova norma l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) non potrà più costituire variante urbanistica automatica se il Comune territorialmente competente non si esprimerà favorevolmente al progetto.

pagg. 59-60 della L.R. 1/2020 (BURL suppl. 2 27-02.2020)

Riferendomi poi all’altro emendamento sul tema che rappresenta un ulteriore ostacolo alla realizzazione di inceneritori e che recentemente è stato approvato: fermo restando il divieto assoluto di costruire nuovi impianti di incenerimento e di trattamento se non previsti nel piano rifiuti vigente, questa ulteriore norma, che ovviamente si applica anche al progetto presentato dalla A2A, ristabilisce, nel rispetto dei principi di semplificazione procedimentale, la centralità degli enti locali per le decisioni che riguardano gli strumenti urbanistici.

Mi aspetto che gli amministratori locali che hanno alimentato in questi ultimi mesi la battaglia contro l’inceneritore di Tarquinia informino correttamente la cittadinanza sugli strumenti normativi appena introdotti per contrastare anche questo scellerato progetto. Il Movimento 5 Stelle - a differenza di altre forze politiche - è da sempre contro gli inceneritori e ha ottenuto faticosamente questo risultato dopo un lungo lavoro.

Sindaci e consiglieri comunali che sono saliti sulle barricate per opporsi, giustamente, alla realizzazione dell’inceneritore sul loro territorio, sarebbe il caso si ponessero seriamente qualche domanda e soprattutto dessero qualche risposta chiara ai cittadini visto che i loro colleghi di partito in regione e a livello nazionale si dichiarano favorevoli difendendo a spada tratta questo genere di impianti. La schizofrenia politica, a mio avviso, non può essere tenuta nascosta a lungo e prima o poi presenterà il conto.


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