mercoledì 10 settembre 2014

Ecco come il piano casa favorisce i costruttori e il consumo del territorio

 Guarda il video"E’ arrivato in consiglio regionale un provvedimento legislativo unico nel suo genere, varato nel 2009 e che da allora si porta dietro una serie di contraddizioni, criticità ed aberrazioni senza precedenti ed impossibili da elencare tutte. Un testo di legge (pdl 75) che potrebbe rappresentare un’occasione unica di svolta della politica laziale sul consumo di suolo e che invece perpetua confusione, deroghe legislative, dispensando favori a costruttori ed ignorando che il suolo rientra tra le risorse del patto generazionale.

Tra il 1990 e il 2005, la cementificazione si è letteralmente mangiata qualcosa come 225.000 ettari riducendo del 17% le superfici libere, di questi, ben 130.000 ettari, erano terreni agricoli (superficie analoga a quella del comune di Roma). Si è trattato di 410.000 mq al giorno (41 campi di calcio).

Immagino quindi, Presidente, un testo di legge che tenga conto della qualità dei suoli come bene non rinnovabile alla scala temporale umana, che ponga un limite quantitativo al consumo di suolo come in Germania in cui gli oneri di urbanizzazione debbano prevedere misure di mitigazione contro l’impermeabilizzazione dei suoli e misure di compensazione quando non è possibile limitare il consumo di suolo.

venerdì 5 settembre 2014

La Giunta contrasti l’uso dei diserbanti e dei pesticidi nelle aree non destinate all'attività agricola

Assieme ai consiglieri Denicolò e Porrello del M5S Lazio abbiamo depositato una mozione per la “Salvaguardia del territorio regionale dall’uso dei diserbanti chimici, delle sostanze tossiche anche di origine naturale e delle sostanze saline negli interventi di controllo delle infestanti al di fuori delle pratiche agricole”, raccogliendo l'iniziativa del Movimento 5 Stelle alla Camera che a settembre 2013 ha presentato una proposta di legge al riguardo.

La pratica del diserbo mediante sostanze chimiche e spesso tossiche non si limita più alle aree coltivate ma anche alla cura dei bordi stradali e delle fasce erbose vicino alle case. Le industrie chimiche hanno incentivato questa pratica, che non rappresenta una soluzione definitiva come la rimozione meccanica, per aumentare il proprio volume di affari senza curarsi degli effetti che diserbanti, come il glyphosate, hanno sull'ambiente. Molti pesticidi sono xenobiotici e si mantengono sostanzialmente inalterati per lunghi periodi di tempo, arrivando a contaminare, grazie alle loro caratteristiche di volatilità, persistenza, bioaccumulo e biomagnificazione, organismi e reti alimentari anche lontani dal punto iniziale di contaminazione.