lunedì 30 marzo 2015

Piano Energetico Regionale carente negli obiettivi

Oggi in Commissione Ambiente l’assessore Refrigeri ha illustrato le Linee Guida del Piano Energetico Regionale. Il documento è carente per tutto quello che riguarda gli obiettivi da raggiungere per risparmio ed efficienza energetica.
Non siamo d’accordo con la proposta di usare il FORSU nella produzione di energia, piuttosto che il suo recupero di materia, andando in direzione contraria alla gerarchia dell’uso dei rifiuti, applicata in Paesi “più sostenibili”. Nel documento, inoltre, non sono citati i meccanismi di compensazione per le emissioni di CO2 e non si tiene conto della prevista riduzione dei consumi a medio periodo.  
Roma utilizza il 70% dell’energia del Lazio, quindi ci sono territori che pagano una pesante servitù energetica con un forte impatto sull’ambiente, come Civitavecchia che produce da fonti fossili il 60% dell’energia distribuita nella regione.  Come ha dichiarato il mio collega Porrello, è necessario invertire la rotta nella produzione energetica, abbandonando le fonti fossili che lasciano il Lazio all’epoca della seconda rivoluzione industriale. Il M5S è attento al tema dell’energia, come dimostrato dagli atti presentati e dal grande impegno che caratterizza l’azione del M5S nei comuni, in regione e in parlamento

domenica 15 marzo 2015

Casa del parto di Tarquinia in struttura non sicura

Ho richiesto formalmente la copia del verbale della riunione del 10 marzo tenutasi alla ASL di Viterbo sulla 'Casa del parto' di Tarquinia per capire nel dettaglio come si intende andare avanti con questo progetto insano.

Sembra che si proceda in maniera inarrestabile per tenere in piedi una struttura nell’ospedale di Tarquinia senza requisiti di sicurezza, forse per compiacere qualche appetito politico. Nessun ginecologo consiglierebbe alla propria paziente di andare a partorire in una struttura simile. 

Si spenderanno molti soldi pubblici per ristrutturare un reparto dove andranno a partorire forse 20 donne all’anno. Perché non si usano quei fondi per finanziare il parto in analgesia? Un'opzione di civiltà e rispetto della donna, che è realtà in provincia di Grosseto e a Roma. Come al solito in provincia si rimane indietro per scelte politiche per niente lungimiranti e si spingono i cittadini al pendolarismo sanitario.

venerdì 6 marzo 2015

Una mozione condivisa per riportare i Vigili del Fuoco sul litorale nord

Pochi giorni fa ho vissuto in prima persona le conseguenze del vivere in un luogo sprovvisto di un distaccamento dei Vigili del Fuoco e distante decine di chilometri dal più vicino. La nuova dislocazione sul territorio di Viterbo non garantisce un adeguato controllo né la possibilità di intervenire tempestivamente in caso di emergenza, per questo motivo ho redatto una mozione, sottoscritta dai capigruppo e da alcuni consiglieri di altre forze politiche, che impegna la Giunta ad attivare un distaccamento H24 a Tarquinia o almeno a ripristinare la convenzione tra Regione e Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco per il presidio diurno.

Sono richieste che vengono dal territorio, non da una singola consigliera, e che saranno ribadite in occasione dell’annunciata manifestazione del 12 marzo in piazza Matteotti, alla quale parteciperò anche io per reclamare maggiore sicurezza per un territorio lasciato scoperto dai tagli lineari.

martedì 3 marzo 2015

Interrogazione su ostetricia a Tarquinia

“Ho depositato un’’interrogazione per fare chiarezza sul destino del reparto di Ostetricia e ginecologia di Tarquinia in seguito alla pubblicazione della delibera 935 del commissario straordinario della Asl di Viterbo, un atto micidiale per la sicurezza sanitaria delle gestanti e dei nascituri con la quale si istituisce la casa della maternità di Tarquinia e si prevede il trasferimento di tutti i ginecologi presso l’ospedale San Paolo di Civitavecchia.

Questo atto non è coerente con i requisiti minimi previsti nel decreto del commissario per le case di maternità, essendo Tarquinia distante più di 5 chilometri da un ospedale dotato di reparto di maternità di II/III livello, come il Belcolle di Viterbo, essendo il san Paolo di Civitavecchia di primo livello, quindi inidoneo.