mercoledì 19 febbraio 2014

Richiesta una moratoria per impianti a Biogas

Assieme ai consiglieri Pernarella, Porrello e Denicolò del M5S Lazio ho depositato una mozione con cui si impegna la giunta a sospendere tutte la autorizzazioni in itinere degli impianti che prevedano l’utilizzo del FORSU (Frazione Organica Rifiuto Solido Urbano), rendere obbligatoria la Valutazione Impatto Ambientale (VIA) per impianti di potenza complessiva superiore ai 0.25 MW, assoggettare la realizzazione dei nuovi impianti al Piano Energetico Regionale ed escludere per precauzione dalle aree in cui sarà possibile realizzare un biodigestore anaerobico le zone agricole in cui sono già riconosciute certificazioni ufficiali (Doc, Igt, Dop).
La mozione nasce dal lungo lavoro portato avanti da cittadini, comitati e associazioni e vuole cercare di porre un freno al dilagare di impianti a biomassa che danneggiano l’ambiente e le produzioni agricole. In assenza di una programmazione regionale, basta sulle reali necessità energetiche bisogna fare il possibile per salvaguardare il territorio e la salute dei cittadini da operazioni come quelle dei biodigestori anaerobici, a cui siamo contrari come la maggior parte della comunità scientifica.

martedì 11 febbraio 2014

Perplessità su progetto messa in sicurezza Fiume Fiora

MONTALTO DI CASTRO – Silvia Blasi, consigliera del M5S Lazio, ha depositato un’interrogazione urgente a risposta scritta indirizzata a Zingaretti e agli assessori Civita e Refrigeri dove si chiede di operare verifiche delle procedure amministrative nell’iter di approvazione del progetto per la messa in sicurezza del fiume Fiora.

Silvia Blasi ha dichiarato: “Il M5S da sempre è schierato contro l’attuale progetto di arginatura del fiume Fiora poiché contrasta profondamente con tutte le linee guida europee sulla gestione del territorio in merito al rischio idrogeologico ed è molto distante dagli orientamenti scientifici internazionali che fanno riferimento al ripristino dello stato naturale e della funzionalità del fiume anche al fine di un uso multifunzionale e sostenibile. Il progetto attuale è stato redatto 20 anni fa senza tenere in considerazione i naturali cambiamenti del corso del fiume avvenuti in questi anni anche a causa delle ripetute esondazioni.

sabato 1 febbraio 2014

Centro di vinificazione di Tarquinia: incontro con il presidente di Arsial

Ho incontrato il presidente di Arsial per discutere del centro di vinificazione di Tarquinia, struttura di proprietà dell’ARSIAL affidato in concessione amministrativa annuale alla Cooperativa Cantina Cerveteri. Dal 2010 i produttori locali sono usciti dalla cantina di Cerveteri e hanno dato vita a una nuova cooperativa “Cantina di Tarquinia” e richiesto la concessione dello stabilimento, dato che nel frattempo era stato stabilito che tutta l’uva sarebbe stata conferita solo nella struttura di Cerveteri.
Il mio interesse Blasi nasce dal desiderio di dirimere la questione, diventata negli anni più complessa in virtù di un accordo tra Cerveteri e Tarquinia per la lavorazione delle uve, della morosità della cantina di Cerveteri nei confronti dell’ARSIAL e dell’aumento dei costi di vinificazione per gli agricoltori tarquiniesi.
Lo stabilimento di Tarquinia è un bene pubblico che dovrebbe essere ceduto alle comunità locali per creare occupazione e valorizzare i prodotti locali mentre ora è sottoutilizzato. Le uve conferite sono solo quelle della cantina di Tarquinia senza le quali lo stabilimento sarebbe in disuso, farò quindi il possibile per esortare l’intervento della regione per superare lo stallo generato dai cattivi rapporti tra le due cooperative e dalle condizioni di abbandono dello stabilimento. Abbiamo ottenuto un incontro tra i legali delle due cooperative e do la mia parola che seguirò da vicino l’evolversi dell’intera questione, perché sono passi come questo quelli che permettono un rilancio dell’economia e dell’occupazione regionale in un settore come quello agricolo strategico per il territorio.