martedì 29 dicembre 2015

La ASL di Viterbo ha celebrato il rito della rappresentazione di se stessa

In merito alla conferenza dei Servizi “Il nuovo sistema sanitario della provincia di Viterbo” tenuta dalla ASL di Viterbo il 17 dicembre, prendo atto che la ASL ha celebrato il rito della rappresentazione di se stessa. Sono state definite linee strategiche dal Direttore Sanitario attualmente sono un libro dei sogni completamente slegata dai contesti Aziendali e dal territorio in quanto manca completamente la valutazione del bisogno e della domanda di salute della popolazione. Del tutto assenti i Gli unici assenti erano i cittadini, le associazioni cioè i portatori di interessi. Ci risulta che l’azienda ancora non conosce il carico di lavoro dei propri dipendenti e non ha provveduto a riassegnazione del personale per sgravare di funzioni “amministrative” il personale sanitario che con il blocco delle assunzioni in vigore da 6 anni è in una grave situazione di carenza, con l’inevitabile  rischio di aumentare il fenomeno della  malasanità.

Noi riteniamo che in quella “ conferenza Organizzativa” si sarebbe dovuto dibattere di cose concrete cioè di come la priorità di azioni, i tempi per realizzare la nuova risposta

sabato 12 dicembre 2015

Si faccia chiarezza sul biogas a Tarquinia

Chiedo urgentemente la conclusione della procedura V.I.A. per il progetto di realizzazione dell’impianto a biogas per il trattamento della FORSU da realizzarsi nel comune di Tarquinia proposto dal consorzio Pellicano. Un simile impianto oltre a contrastare con la vocazione agricola dell’area rappresenta una fonte aggiuntiva di emissioni contaminanti per un territorio già fortemente compromesso da un punto di vista ambientale.

Inoltre per funzionare avrebbe bisogno di una quantità di FORSU equivalente a quella prodotta dalla provincia di Viterbo con conseguente aumento del traffico di mezzi pesanti.
A tre anni dall’avvio della procedura VIA, mi sorprende che la Regione Lazio non abbia ancora le idee chiare su questo progetto nonostante le notevoli criticità sia tecniche, come la “distanza zero” di alcune abitazioni dall’impianto, sia per la tutela della salute pubblica. Occorre sottolineare che alla base delle numerosissime richieste autorizzative di simili impianti per la produzione di energia, vi è spesso la speculazione industriale generata dagli incentivi pubblici e dall’assenza di una pianificazione regionale in materia di produzione di energia “pulita”. Il PD alla guida della Regione Lazio che dovrebbe tutelare la salute pubblica, indirizzare le vocazioni del territorio e pianificare una corretta gestione dei flussi dei rifiuti nonché energetica, è invece incapace di prendere una decisione definitiva su un progetto non compatibile con la vocazione territoriale dell’area.