domenica 28 ottobre 2018

Asl chiarisca futuro Ospedale di Tarquinia

Ho incontrato il Direttore della ASL, Daniela Donetti, e il Direttore Sanitario, Antonella Proietti per affrontare questioni annose relative all'Ospedale di Tarquinia, presidio storico molto importante per bacino di utenza dei servizi diagnostici e di primo soccorso la cui popolazione di utenti raddoppia per i turisti presenti sulla fascia costiera nei mesi estivi fino a raggiungere picchi di oltre 100 mila persone.
Purtroppo l'ospedale, nonostante ingenti investimenti per la ristrutturazione, è stato fortemente depotenziato avendo perso nel tempo diverse strutture complesse, come ostetricia e ginecologia. Per quanto non sia un nodo importante della rete cardiologica ed il pronto soccorso è in carenza di personale, grazie alla professionalità e spirito di servizio del personale, l'ospedale consegue ottimi risultati sul trattamento degli infarti del miocardio, compensa la scarsa assistenza del territorio su alcune patologie così come in indicato dagli esiti del Pre.Val.E., altrettanto per il trattamento della cole-cistectomia si registrano corrette pratiche ed elevato numero di interventi oppure per il trattamento della frattura del femore entro 28 ore dove si rileva un elevata accettazione con trattamento corretto e bassa mortalità post intervento.
Ho chiesto alla dirigenza di chiarire la visione strategica aziendale sull'ospedale potenziando le strutture esistenti e quali siano le prospettive future per l'assunzione di nuovo personale. Dal colloquio è emerso l'avvio  delle procedure concorsuali per 7 posti nella medicina d'urgenza per la provincia di Viterbo. Se la graduatoria verrà completata, due medici verrebbero assegnati al presidio di Tarquinia. Al contempo è emerso come le discipline core dell'ospedale sono ortopedia, medicina, radiologia e endoscopia per le quali ho chiesto chiarezza sulle misure di potenziamento e sostegno dei servizi.
Seguirò con attenzione termini e modalità per l'attuazione di quanto emerso dall'incontro.

Silvia Blasi

venerdì 26 ottobre 2018

Al bando la plastica usa e getta dai nostri supermercati e dalle nostre case! #PlasticFree

L'Europarlamento ha approvato infatti il divieto di alcuni prodotti in plastica monouso, che equivalgono al 70 per cento dei rifiuti che finiscono in mare. Se verrà approvata, la nuova normativa entrerà in vigore dal 2021.
Un cambiamento che possiamo attuare fin da subito nelle nostre case evitando i tanti oggetti usa e getta frequenti nella nostra vita quotidiana come cotton fioc, bicchieri, posate, stoviglie e buste di pastica. Un impegno quotidiano cha ala fine ha enormi benefici sui nostri mari e sugli habitat terrestri letteralmente invasi ovunque da residui o interi oggetti di PVC, PE, PP, PET, PS, sigle che indicano una varietà di polimeri variamente diffusi nei nostri supermercati.
Personalmente ho abbandonato l'acqua comperata nelle bottiglie di plastica per la più ecologica acqua potabile disponibile h 24 nelle nostre abitazioni. Per renderla più gradevole eliminando il sapore di cloro e l'eccesso di calcare tipico delle nostre zone, ho recentemente acquistato una caraffa filtrante alla modica cifra di 18 euro. I filtri si trovano al prezzo di 4-5 euro e bastano per il consumo di circa 100 litri di acqua.

giovedì 4 ottobre 2018

Lago di Bolsena e fiume Marta, fondamentale la tutela della qualità delle acque

Stamani, insieme alla consigliera comunale Rosita Cicoria, ho svolto un sopralluogo all'impianto di depurazione circumlacuale di Bolsena per verificare lo stato dei lavori di sistemazione delle stazioni di pompaggio appaltati dalla Regione Lazio. Seguirò con attenzione le fasi di lavoro che si stanno svolgendo con notevoli ritardi i quali, insieme alla obsolescenza del vecchio impianto, sono fonte di preoccupazione perché mettono a rischio la qualità delle acque dell'ecosistema lacuale.
Il lago di Bolsena è un patrimonio naturalistico ed una risorsa economica fondamentale per la nostra regione, per questo bisogna vigilare sulla sua tutela, a cui è legata indissolubilmente quella del fiume Marta, suo emissario, che da anni versa in condizioni critiche per la qualità delle acque. Un problema annoso che, oltre ad alterare profondamente le caratteristiche chimico-fisiche delle acque e le comunità biotiche, danneggia profondamente la qualità del litorale viterbese, con pesanti ricadute sul turismo.