martedì 7 dicembre 2021

EMENDAMENTI APPROVATI

APPROVATI OGGI DALLA IX COMMISSIONE I MIEI EMENDAMENTI CHE CONSENTONO DI AMPLIARE GLI INTERVENTI PREVISTI ALLE ALUNNE E DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA SUL PL N 256 DEL 17 NOVEMBRE 2018 “DISPOSIZIONI A FAVORE DELLE DONNE DELLA REGIONE LAZIO PER IL CONTRASTO DEI PREGIUDIZI E DEGLI STEREOTIPI DI GENERE, PER LA PROMOZIONE DELL’ APPRENDIMENTO, DELLA FORMAZIONE E DEL RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE, DELL’AUMENTO DELLA PRESENZA NELL’AMBITO LAVORATIVO E DELL’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE AI PERCORSI DI SVILUPPO DELLE CARRIERE NELLE DISCIPLINE STEM”
ORA SI ATTENDE IL PARERE DELLA COMMISSIONE BILANCIO

giovedì 2 dicembre 2021

L'Oasi di Vulci è ufficialmente Monumento Naturale

«Si è da poco conclusa la seduta della VII Commissione – Agricoltura , Ambiente in cui è avvenuta l’ Istituzione del Monumento Naturale “Lago di Vulci – Torre Crognola” nei Comuni di Montalto di Castro e Canino (VT). Sono veramente soddisfatta per questo importante traguardo per la tutela dei parchi e delle aree naturali laziali, un atto atteso da tempo vista l’importanza naturalistica del sito”. Situata al confine tra Lazio e Toscana – spiega la Consigliera Blasi – l’area protetta oasi provinciale di Vulci fa parte del Sito Natura 2000 e l’area è stata designata come zona speciale di conservazione dal Ministero dell’Ambiente nel 2016 ed è stata tra le prime oasi di protezione della fauna ad essere riconosciuta dalla Regione Lazio nel 1982 con un ruolo proattivo nell’educazione ambientale anche grazie alla gestione affidata al WWF”. Si tratta di una zona molto vasta – prosegue la consigliera M5S – che ospita un ecosistema di eccezionale rilevanza e si inserisce in un più esteso contesto naturalistico e storico, che comprende la Riserva naturale di Montauto sul versante toscano e il Parco archeologico naturalistico di Vulci sul versante laziale. Pertanto l’area è inserita nella direttiva “Habitat” istituita dalla Comunità Europea”. L’iter per l’istituzione del Monumento Naturale, partito con la deliberazione della Giunta Regionale, si è finalmente concluso. Si tratta di un traguardo importantissimo – conclude Silvia Blasi -a dimostrazione del nostro costante impegno nel proteggere tutti quei luoghi che rappresentano un valore aggiunto per la nostra Regione e per i suoi abitanti»

venerdì 12 novembre 2021

Convegno "La diversificazione delle attività agricole, opportunità economica, sociale, territoriale da sviluppare

Questa mattina ho presenziato al convegno : “LA DIVERSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ AGRICOLE, OPPORTUNITA’ ECONOMICA, SOCIALE, TERRITORIALE DA SVILUPPARE” presso l ‘ Agriturismo Valentini di Tuscania ,azienda da anni operante nel settore dell’ agricoltura biologica. Erano presenti :Stefano Augugliaro – Presidente Agriturist Lazio, Edda Scatena – Presidente Agriturist Viterbo, Enrico Panunzi- Consigliere della Regione Lazio, Giovanni Arena- Sindaco di Viterbo, Luca Profili -Sindaco di Bagnoregio, Giancarlo Lattanzi – Direttore ADA Viterbo, Angelo Rauso, Consigliere Comunale con delega all’agricoltura, Bettina Sabatini- vice presidente Confagricoltura Viterbo-Rieti.
Il comparto agricolo ha visto nel corso del recente passato affiancare, accanto alla tradizionale e storica produzione di derrate alimentari, le nuove attività legate alla diversificazione delle attività agricole particolarmente importanti, oltre che per lo sviluppo economico delle aree rurali anche per l’innalzamento della qualità della vita delle popolazioni urbane, con nuove risposte green al disagio sociale e con la fornitura di servizi fondamentali per la transizione ecologica. Le riforme introdotte dalla Regione Lazio con la normativa specifica della diversificazione (LR 14/2006) e con le normative strettamente legate in materia di governo del territorio (LR 38/1999), creano le condizioni per l’attivazione, seppur in presenza di svariate criticità di un processo di sviluppo di tali attività .L’ incontro ha avuto come obiettivo il confronto trasparente e costruttivo per una crescita sia del comparto agricolo che del contesto territoriale.

mercoledì 10 novembre 2021

Tutela degli animali ed energie rinnovabili: approvati due miei ordini del giorno

Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato, nel corso della seduta svoltasi ieri, due miei ordini del giorno. Due importanti risultati per la tutela degli #animali, la promozione delle energie #rinnovabili nel Lazio e la difesa delle aree agricole dal consumo di suolo indiscriminato.https://www.facebook.com/lazio5stelle/videos/1020316105178993

lunedì 8 novembre 2021

"Anche Tarquinia e Monte Romano nel Piano di Sviluppo e Valorizzazione"

Oggi è stata licenziata dalla XI Commissione la proposta di legge n 281 finalizzata a promuovere l’economia e a valorizzare il territorio dell’Etruria Meridionale. Grazie a un mio emendamento, tra i comuni beneficiari dei sostegni regionali , sono stati inseriti Tarquinia e Monte Romano. Nella legge si prevede un Piano Annuale di interventi settoriali finalizzati a raggiungere diversi obiettivi di sviluppo e potenziamento della rete viaria, nonché la valorizzazione dei beni archeologici, naturalistici ed architettonici. Tra gli obiettivi per il miglioramento dell’offerta turistico- culturale ho inserito le antiche vie consolari ai fini di una maggior rivalutazione e gli interventi per la riqualificazione e la valorizzazione degli edifici storici insistenti sulle aree fluviali, quali mulini ed altri manufatti. In relazione al potenziamento dell’uso agricolo del territorio è stato approvato un mio emendamento per la promozione ed lo sviluppo dell’apicoltura locale.

giovedì 7 ottobre 2021

“Finalmente la sentenza del Tar mette ordine sulla Orte – Civitavecchia”

Accolgo favorevolmente la notizia della bocciatura del progetto passante per la Valle del Mignone da parte del Tar Lazio.

Un percorso di approvazione del progetto della Orte – Civitavecchia pieno di forzature procedurali non ultima la nomina di un commissario governativo in carica da più di un anno la cui attività è stata finora appesa alla pronuncia del Tar.

La realizzazione di un opera pubblica di grande impatto come questa non può prescindere da attente e puntuali valutazioni ambientali sui rischi per la rete natura 2000 ed il paesaggio. Finalmente la sentenza del Tar mette ordine puntualizzando che l’interesse pubblico non può essere prevalente rispetto ai profili ambientali e che la valutazione di Incidenza Ambientale non può essere affidata ad una autorità diversa da quella ordinariamente preposta, nel caso di specie la commissione tecnica Via-Vas, istituita al Mattm.

Mi rammarico che sia la politica regionale sia nazionale ha fatto orecchie da mercante di fronte a storture evidenti nell’interpretazione delle direttive europee ed ignorando di fatto le competenze istituzionali in materia ambientale facendo così perdere tempo e risorse pubbliche in un progetto non fattibile.

Mi auguro che si cambi completamente passo su questa opera rivendendo i progetto alternativi nell’ottica del minimo impatto ambientale e consumo di suolo.

mercoledì 6 ottobre 2021

𝗗𝗮𝗹 𝗧𝗮𝗿 𝗟𝗮𝘇𝗶𝗼 𝘀𝘁𝗼𝗽 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗮𝗹 “𝘁𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝘃𝗲𝗿𝗱𝗲” 𝗢𝗿𝘁𝗲-𝗖𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮𝘃𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮

Una notizia attesa e estremamente positiva per un territorio prezioso da un punto di vista naturalistico e paesaggistico. Un percorso di approvazione del progetto della Orte Civitavecchia pieno di forzature procedurali non ultima la nomina di un commissario governativo in carica da più di un anno la cui attività è stata finora appesa alla pronuncia del TAR. La realizzazione di un opera pubblica di grande impatto come questa non può prescindere da attente e puntuali valutazioni ambientali sui rischi per la rete natura 2000, il paesaggio e l’interesse pubblico non può essere prevalente rispetto ai profili ambientali. Ho condiviso questa battaglia da subito attraverso un confronto frequente con i Ministeri competenti e la Regione rappresentando le distorsioni procedurali evidenti e il mancato rispetto delle Direttive Europee. In tutte le sedi istituzionali ho sempre sostenuto che il tracciato verde doveva essere bloccato in quanto la delibera del Consiglio dei Ministri del dicembre 2017 era illegittima. Ringrazio le associazioni, i comitati ed i tanti cittadini che hanno portato avanti questa battaglia.

martedì 28 settembre 2021

L'oasi di Vulci diventerà monumento naturale

L’oasi provinciale di Vulci diventerà presto monumento naturale: un atto da me atteso da tempo vista l’importanza naturalistica del sito.

Situata al confine tra Lazio e Toscana l’area protetta oasi provinciale di Vulci fa parte del Sito natura 2000 e l’area è stata designata come zona speciale di conservazione dal ministero dell’Ambiente nel 2016.

Si tratta di una zona molto vasta che ospita un ecosistema di eccezionale rilevanza e si inserisce in un più esteso contesto naturalistico e storico, che comprende la riserva naturale di Montauto sul versante toscano e il parco archeologico naturalistico di Vulci sul versante laziale. Pertanto l’area è inserita nella direttiva ‘Habitat’ istituita dalla Comunità europea.

L’iter per l’istituzione del monumento naturale, partito con la deliberazione della giunta regionale, è ormai quasi concluso, anche grazie alla sollecitazione della Lega italiana per la protezione degli uccelli, delegazione di Viterbo.

Si tratta di un altro importante traguardo per la tutela dei parchi e delle aree naturali laziali, a dimostrazione del costante impegno nel proteggere tutti quei luoghi che rappresentano un valore aggiunto per la nostra regione e per i suoi abitanti.

venerdì 10 settembre 2021

Valorizzazione dei siti storici e archeologici

Questa mattina ho presenziato al Convegno di Studi “La riscoperta degli Etruschi nel XVIII secolo” presso il Palazzo Bruschi Falgari di Tarquinia perché, grazie a un mio emendamento al bilancio, la Regione Lazio ha stanziato dei fondi per la valorizzazione e la celebrazione del sito Unesco di Tarquinia.

martedì 7 settembre 2021

Tavolo tecnico ex saline di Tarquinia

Questa mattina ho presenziato al tavolo tecnico avente come oggetto 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗲𝗻𝗱𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗺𝗮𝗻𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 “𝗘𝘅 𝗦𝗮𝗹𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗧𝗮𝗿𝗾𝘂𝗶𝗻𝗶𝗮” presso il Comune di Tarquinia .Erano presenti :il sindaco Alessandro Giulivi, l’assessore Roberta Lombardi(Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale), il Col. Raffaele Manicone (Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri Raggruppamento per la Biodiversità ), Il Comando Unità per la Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare Carabinieri, Il Dott. Vito Consoli( Regione Lazio Direzione Regionale Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette ), il Prof. Giuseppe Nascetti e il Prof. Daniele Canestrelli (Università degli Studi della Tuscia), l’Architetto Margherita Eichberg (Ministero della Cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale) e l’ architetto Giorgia Coviello (responsabile Divisione II – Sezione IV Ministero della Transizione Ecologica Direzione Generale per il Patrimonio Naturalistico Divisione II – Sezione IV ).

lunedì 6 settembre 2021

𝟯𝟬𝟬.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗳𝗶𝘂𝗺𝗲 𝗠𝗶𝗴𝗻𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝟱𝟬𝟬.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗳𝗶𝘂𝗺𝗲 𝗠𝗮𝗿𝘁𝗮

300.000 euro è quanto stanziato dalla Regione Lazio per l’ Intervento di Manutenzione Straordinaria dell’ alveo del fiume Mignone nella parte a monte dell’ attraversamento con la SS 1 Aurelia e 500.000 euro per i Lavori di Manutenzione Straordinaria del fiume Marta, dalla SS1 Aurelia alla foce. Sono estremamente soddisfatta perché la necessità di intervenire urgentemente era necessaria per tutelare l’incolumità delle persone, delle aree agricole e della viabilità. Un obiettivo fortemente voluto dalla sottoscritta, dall’ Università Agraria di Tarquinia e dagli agricoltori, che hanno partecipato attivamente e con impegno.

mercoledì 11 agosto 2021

Promozione e valorizzazione sito Unesco

𝗦𝗼𝗻𝗼 𝗳𝗲𝗹𝗶𝗰𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮𝗶 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗺𝗶𝗼 𝗲𝗺𝗲𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗯𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗟𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟬 𝘀𝗶𝗮 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗨𝗻𝗲𝘀𝗰𝗼.

mercoledì 4 agosto 2021

Eolico e fotovoltaico a terra: sospese per 8 mesi le nuove autorizzazioni

Sospese per otto mesi, nelle more della prossima mappatura delle aree idonee e non, le nuove autorizzazioni di impianti di produzione di energia eolica e le nuove installazioni di fotovoltaico posizionato a terra di grandi dimensioni, salvo che si tratti di impianti agrovoltaici che adottino soluzioni integrative con montaggio verticale dei moduli in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione e purché realizzati con sistemi di monitoraggio che consentano di verificare l’impatto sulle colture, in quelle zone che, in base alla classificazione degli impianti di Fonti Energetiche Rinnovabili (Fer) e alle linee guida dal Piano Territoriale Paesistico Regionale (Ptpr), l’impatto dell’impianto sul Paesaggio risulti indicato come “Non compatibile” (NC)”.

Tutto ciò si è reso necessario per evitare il far west pianificatorio in alcuni territori regionali dove sono in corso pericolose speculazioni sui suoli agricoli come la provincia di Viterbo e Latina. La pausa dovuta alla moratoria consentirà al gruppo di lavoro interdisciplinare neo istituito con la medesima legge, di lavorare in sinergia con gli enti locali per definire proprio le aree non idonee all’installazione in coerenza con le previsioni del PTPR e delle vocazioni territoriali alla produzioni agricole di qualità , privilegiando le aree industriali dismesse, le cave e i i siti abbandonati. In ultimo la transizione ecologica, così tanto invocata ultimamente, passa necessariamente anche attraverso la tutela del suolo agricolo che fornisce servizi ecosistemici insostituibili oltre a cibo disponibile a filiera corta.

L𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗟𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗮 𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘂𝗯𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘁ù 𝘃𝗲𝗻𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲

I proprietari  dei terreni su cui viene svolta l’attività venatoria potranno finalmente ricevere un indennizzo da parte della Regione Lazio. Con un emendamento al cosiddetto collegato di bilancio, abbiamo impegnato la Regione a stabilire, entro il 30 settembre prossimo, la quota di contributo da erogare a favore dei proprietari e conduttori di fondi inclusi nel Piano faunistico – venatorio regionale.

Nonostante ci siano due leggi, una nazionale ed una regionale che stabiliscono che vada erogato un contributo economico  ai proprietari o conduttori, da determinarsi a cura della amministrazione regionale in relazione alla estensione, alle condizioni agronomiche, alle misure dirette alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente, fino a questo momento nulla è stato fatto.

Con l’emendamento, accolto favorevolmente dall’Aula consiliare, che segue tra l’altro un’interrogazione da me presentata lo scorso gennaio, si stabilisce che i proprietari o conduttori di fondi, che non possono vietare l’accesso ai cacciatori sui propri terreni, riceveranno ora un indennizzo, che secondo l’indice Istat varierebbe da 50 a 100 euro ad ettaro, sia che si tratti di aree incolte che di terreni coltivati. Si vieta così un trattamento iniquo tra chi è proprietario di terreni e chi è cacciatore”.

martedì 3 agosto 2021

Stop a velivoli e droni negli habitat naturali degli uccelli acquatici

𝗔𝗣𝗣𝗥𝗢𝗩𝗔𝗧𝗢 𝗗𝗔𝗟 𝗖𝗢𝗟𝗟𝗘𝗚𝗔𝗧𝗢 𝗗𝗘𝗟 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢 𝗤𝗨𝗘𝗦𝗧𝗢 𝗠𝗜𝗢 𝗘𝗠𝗘𝗡𝗗𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢:”NELLE ZONE UMIDE, OVVERO PALUDI, ACQUITRINI, TORBIERE, BACINI, NATURALI O ARTIFICIALI, PERMANENTI O TEMPORANEI, CON ACQUA STAGNANTE O CORRENTE, DOLCE, SALMASTRA O SALATA, IVI COMPRESE LE DISTESE DI ACQUA MARINA LA CUI PROFONDITA’, DURANTE LA BASSA MAREA, NON SUPERA I SEI METRI E PIU’ IN GENERALE LE AREE CHE COSTITUISCONO SIGNIFICATIVI HABITAT PER GLI UCCELLI ACQUATICI, E’ VIETATO IL SORVOLO DI VELIVOLI CIVILI ED AEROMOBILI A PILOTAGGIO REMOTO DI QUALSIASI TIPOLOGIA, SALVO NEI CASI DI SICUREZZA PUBBLICA O DIETRO AUTORIZZAZIONE DEGLI ENTI GESTORI, DA CONCEDERE ESCLUSIVAMENTE PER SCOPI SCIENTIFICI O DI PUBBLICA UTILITA’.OGNI VIOLAZIONE E’ SOGGETTA A SANZIONI DI CUI L’ ART.38 DELLA PRESENTE LEGGE”.

Fotovoltaico e suolo agricolo: progetti e autorizzazioni

Al fine di ostacolare il proliferare di grandi centrali di produzione di energia su suolo agricolo ho presentato diversi emendamenti. “Per conciliare gli interessi alla tutela dell’ambiente e del paesaggio con quello disviluppo e valorizzazione delle energie rinnovabili, verranno presi in considerazione durante l’ iter autorizzativo prioritariamente quei progetti che ricadono nelle aree sottoelencate: progetti non insistenti in zone agricole caratterizzate da produzioni agro-alimentari di qualità(produzioni biologiche, produzioni D.O.P., I.G.P., S.T.G., D.O.C., D.O.C.G., produzioni tradizionali)e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale, ad eccezione dei progetti di impianti agrovoltaici che adottino soluzioni integrative con montaggio verticale dei moduli, in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola;- progetti localizzati in aree già degradate da attività antropiche, pregresse o in atto, tra cui siti industriali, cave, discariche e siti contaminati, consentendo la minimizzazione di interferenze dirette e indirette sull’ambiente legate all’occupazione del suolo ed alla modificazione del suo utilizzo a scopi produttivi;- progetti che interessano aree classificate dal Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR)come “Paesaggio agrario di continuità”, ossia caratterizzate dall’uso agricolo ma parzialmente compromesse da fenomeni di urbanizzazione diffusa o da usi diversi da quello agricolo”.

lunedì 26 luglio 2021

Fotovoltaico e suolo agricolo: modifica istruttoria autorizzativa

Al fine di ostacolare il proliferare di grandi centrali di produzione di energia su suolo agricolo ho presentato diversi emendamenti, tra cui la proposta di una modifica dell’istruttoria autorizzativa degli impianti fotovoltaici nel senso che il proponente che voglia installare tali impianti in aree agricole dovrà dimostrare nel corso del procedimento, e comunque prima dell’autorizzazione, la disponibilità di suolo agricolo pari a cinque volte la superficie adiacente interessata dalla realizzazione dell’impianto .Il predetto requisito non si applica ai progetti di impianti agrovoltaici che adottino soluzioni integrative con montaggio verticale dei moduli, nonché ai progetti di impianti solari fotovoltaici da realizzare su terreni abbandonati da almeno cinque anni; su aree dichiarate come siti di interesse nazionale; su discariche e lotti di discarica chiusi e ripristinati, cave o lotti di cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento.”

sabato 17 luglio 2021

Meeting Saline di Tarquinia

Si è tenuto ieri il tavolo di confronto sul futuro delle Saline di Tarquinia organizzato dall’Assessore Regionale alla Transizione Ecologica Roberta Lombardi che ha visto presenti ministeri competenti, MITE e MiBACT, l’Agenzia de Demanio, il Nucleo Tutela della Biodiversità dei Carabinieri Forestali, l’Università della Tuscia ed il Sindaco di Tarquinia con l’obiettivo di fare il punto sulle azioni da intraprendere per il recupero del Borgo Ottocentesco e la conservazione della biodiversità dell’area umida. L’occasione è stata preziosa per concordare modalità e tempi per le fasi successive di lavoro che li vedranno impegnati nel definire in tempi brevi uno studio di fattibilità sulla riconversione e riuso del sito. Le Saline di Tarquinia sono un patrimonio unico da un punto di vista architettonico, storico e naturalistico con enormi potenzialità di sviluppo a scopo didattico, turistico recettivo e per il suo recupero va intercettato la “rampa di lancio” della transizione ecologica rappresentata dai fondi del Next Generation UE per questo sarò col fiato sul collo su Regione e Ministeri per ottenerne una fetta per il mio territorio.

venerdì 16 luglio 2021

M𝐨𝐝𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝟑𝟗/𝟐𝟎𝟎𝟐

Ho fatto inserire una 𝐦𝐨𝐝𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝟑𝟗/𝟐𝟎𝟎𝟐 “𝐍𝐨𝐫𝐦𝐞 𝐢𝐧 𝐦𝐚𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐥𝐢” per rivedere la definizione di faggeta depressa, ecosistemi forestali che nella nostra regione colonizzano quote fino a 300 m s.l.m. come nel caso delle faggete depresse del lago di Vico.𝐋𝐚 𝐍𝐨𝐫𝐦𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐞𝐯𝐚 𝐮𝐧 𝐞𝐫𝐫𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐧𝐚𝐜𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐨𝐧𝐞𝐯𝐚 𝐥𝐞 𝐟𝐚𝐠𝐠𝐞𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝟖𝟎𝟎 𝐦 𝐬.𝐥.𝐦. 𝐟𝐚𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐢 𝐢𝐥 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐭𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐳𝐢𝐨𝐬𝐢 𝐞 𝐫𝐚𝐫𝐢 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐥𝐢. La proposta fa ora parte della legge 294 “𝗗𝗜𝗦𝗣𝗢𝗦𝗜𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗖𝗢𝗟𝗟𝗘𝗚𝗔𝗧𝗘 𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗟𝗘𝗚𝗚𝗘 𝗗𝗜 𝗦𝗧𝗔𝗕𝗜𝗟𝗜𝗧𝗔̀ 𝗥𝗘𝗚𝗜𝗢𝗡𝗔𝗟𝗘 𝟮𝟬𝟮𝟭 𝗘 𝗠𝗢𝗗𝗜𝗙𝗜𝗖𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗗𝗜 𝗟𝗘𝗚𝗚𝗜 𝗥𝗘𝗚𝗜𝗢𝗡𝗔𝗟𝗜” approvata in Giunta.

giovedì 15 luglio 2021

Fotovoltaico su suolo agricolo

Al fine di ostacolare il proliferare di grandi centrali di produzione di energia su suolo agricolo ho presentato diversi emendamenti, tra cui la proposta di una modifica alla legge regionale 16 dicembre 2011, n. 16 “Norme in materia ambientale e di fonti rinnovabili”, affinché in attesa dell’individuazione delle aree e dei siti non idonei all’installazione degli impianti da fonti rinnovabili, sono privilegiate le richieste di autorizzazione di installazioni di impianti di produzione di energia eolica di ogni tipologia e di impianti fotovoltaici posizionati a terra nei paesaggi di continuità di cui al Piano territoriale paesistico regionale (PTPR).

martedì 13 luglio 2021

F𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗳𝗶𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗲 𝗺𝗮𝗻𝘂𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗱𝗲𝗮𝗿𝘀𝗲𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶

Tra le iniziative da me proposte per il raggiungimento degli obiettivi europei sulla qualità dell’acqua destinata al consumo umano e sulla riduzione della dispersione idrica, “𝗶𝗹 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗳𝗶𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗲 𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝗻𝘂𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗱𝗲𝗮𝗿𝘀𝗲𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶, 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱’𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗳𝗿𝗮𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗶𝗱𝗿𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱’𝘂𝘀𝗼 𝗮𝗹 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗶𝗱𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝗺𝗯𝗶𝘁𝗼 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗼𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗹𝗲”. 𝗔𝗣𝗣𝗥𝗢𝗩𝗔𝗧𝗢 𝗜𝗡 𝗦𝗘𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗘𝗨𝗥𝗢𝗣𝗘𝗔.

giovedì 8 luglio 2021

Risorse idriche: Agire contro la dispersione delle acque e ridurre livelli di arsenico

La Regione Lazio deve adottare quanto prima gli atti e le procedure necessari a limitare drasticamente la dispersione delle acque nelle reti idriche e a ridurre il superamento dei livelli di arsenico nelle acque destinate al consumo umano su tutto il territorio regionale, investendo risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti idriche esistenti e procedendo anche alla manutenzione straordinaria dei dearsenificatori già esistenti. Per questo ho presentato in Consiglio regionale un Ordine del Giorno, a seguito della Relazione informativa annuale della Giunta, relativamente alla partecipazione della Regione alle politiche dell’Unione Europea, che è stato accolto favorevolmente”.

“Al momento la Regione Lazio è coinvolta in ben quattro procedure di infrazione riguardanti le reti idriche, anche con grande dispendio del denaro dei contribuenti che invece potrebbe essere utilizzato in attività di manutenzione delle reti e di mantenimento della qualità delle acque. In particolare, la Commissione europea ha recentemente deciso di deferire l’Italia alla Corte di Giustizia per il mancato rispetto della direttiva sull’acqua potabile nella provincia di Viterbo, dove, in alcuni comuni, i livelli di arsenico e di fluoruro superano da tempo i livelli consentiti, con il rischio di causare seri danni alla salute dei cittadini”.

“Come riportato nella Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile l’andamento negativo della regione nella gestione sostenibile dell’acqua è dovuto al peggioramento della dispersione idrica nella rete di distribuzione comunale, che passa dal 35,0% al 52,9% tra il 2005 e il 2015, attestandosi così su un valore nettamente superiore alla media italiana (41,4%). Per questo è fondamentale che la Regione attui, come linee d’azione prioritarie, il miglioramento della qualità attraverso la gestione dei suoli e dei soprassuoli, la riduzione delle perdite idriche, con attenzione alle infrastrutture di rete, nonché il miglioramento della gestione della risorsa idrica”.

“L’acqua è patrimonio dell’umanità, un bene comune e una risorsa fonte di vita insostituibile per l’ecosistema. L’accesso all’acqua deve essere riconosciuto come un diritto fondamentale, inalienabile, individuale e collettivo”

mercoledì 7 luglio 2021

“Approvata la proposta sull’azzeramento del consumo di suolo entro il 2050”

E’ necessario che la regione Lazio adotti quanto prima gli atti e i regolamenti necessari per fermare drasticamente il consumo di suolo, attraverso una adeguata pianificazione e regolamentazione. Da qui l’ordine del giorno che ho presentato in consiglio regionale a seguito della Relazione informativa annuale della giunta, relativamente alla partecipazione della regione alle politiche dell’Unione europea.

Nel documento Strategia regionale per lo Sviluppo sostenibile è confermato il trend negativo della regione rispetto all’azzeramento di consumo di suolo annuale entro il 2050, in quanto è scritto che, almeno nel breve periodo, sebbene si riscontri una riduzione del consumo, questa “non sembra comunque sufficiente a raggiungere l’azzeramento nel 2050. Inoltre, dai dati rilevati, risulta che il territorio regionale è estremamente in ritardo nell’adottare adeguate soluzioni finalizzate alla drastica riduzione del consumo di suolo, in particolare nell’area metropolitana romana ma anche nelle altre province. Con l’Ordine del giorno si chiede di riqualificare, in via prioritaria, le opere edilizie ed infrastrutturali esistenti, laddove siano presenti nelle aree considerate; regolamentare le nuove opere edilizie ed infrastrutturali al fine di mantenere il suolo quanto più possibile libero da sigillature; aumentare le infrastrutture verdi a rilevanza ecologica e di incremento della naturalità e pianificare le opere di desigillatura di superfici inutilmente lastricate.

L’Europa e le Nazioni Unite ci richiamano alla tutela del suolo, del patrimonio ambientale, del paesaggio, al riconoscimento del valore del capitale naturale e ci chiedono di azzerare il consumo di suolo netto entro il 2050, nonché di allinearlo alla crescita demografica e di non aumentare il degrado del territorio entro il 2030. La messa in sicurezza del territorio regionale, sempre più vulnerabile ad eventi atmosferici, la difesa delle coste e del suolo, sono interventi realizzabili con tanti progetti e cantieri diffusi, che darebbero altresì lavoro per molti anni alle imprese della nostra regione. Tocca a noi, oggi, creare le concrete premesse per lasciare in eredità un territorio più sicuro, vivibile e fruibile per i nostri figli”.

http://www.tusciaweb.eu/2021/07/approvata-la-proposta-sullazzeramento-del-consumo-suolo-entro-2050/

giovedì 1 luglio 2021

Sopralluogo FIUME MIGNONE

Alla presenza degli ingegneri idraulici e della direzione regionale stamani si è svolto 𝘂𝗻 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝗹𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝘀𝘂𝗹 𝗳𝗶𝘂𝗺𝗲 𝗠𝗶𝗴𝗻𝗼𝗻𝗲, 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹’ 𝗨𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗔𝗴𝗿𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗧𝗮𝗿𝗾𝘂𝗶𝗻𝗶𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗱𝗶𝘀𝗰𝘂𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗶𝗰𝗶. 𝗟𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲̀ 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘂𝘁𝗮 su diversi punti lungo un tratto di circa 10 km 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝗻𝘂𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗿𝗶𝗽𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗲, 𝗿𝗶𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝘃𝗲𝗴𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗼𝘀𝘁𝗮𝗰𝗼𝗹𝗮𝘃𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗱𝗲𝗳𝗹𝘂𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗮. 𝗟𝗮 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗶 𝗵𝗮 𝗶𝗻𝗼𝗹𝘁𝗿𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝘂𝗹𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝟯𝟬𝟬.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗿𝗼𝘁𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲 𝗮𝗹 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗶𝗰𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗶𝘂𝗺𝗲 𝗠𝗶𝗴𝗻𝗼𝗻𝗲 𝗮 𝗺𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗦𝟭/𝗔𝟭𝟮.𝗥𝗶𝗻𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗶 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗶 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗱𝗿𝗮𝘂𝗹𝗶𝗰𝗶 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘀𝘂𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼. 𝗦𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗼̀ 𝗹’𝗶𝘁𝗲𝗿 𝗱𝗲𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗶𝗲𝗴𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘂𝘁𝘂𝗻𝗻𝗼 𝗰𝗼𝘀𝗶̀ 𝗱𝗮 𝗮𝘀𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼𝗿𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼.

martedì 29 giugno 2021

Fondo microcredito M5S

𝗣𝗲𝗿 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗲 𝗹𝗲 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗳𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗽𝗲𝘀𝗲 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗶 𝗽𝗮𝘁𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗲, 𝗶𝗹 𝗚𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗠𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝟱 𝗦𝘁𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗟𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗵𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗻𝘁𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶 𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗶 𝘀𝘂𝗼𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗻𝗲𝗻𝘁𝗶, 𝗰𝗿𝗲𝗮𝗻𝗱𝗼, 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗟𝗮𝘇𝗶𝗼, 𝘂𝗻𝗮 𝗦𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗠𝗶𝗰𝗿𝗼𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁𝗼 𝗲 𝗹𝗮 𝗠𝗶𝗰𝗿𝗼𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮, 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗹𝗹’𝗲𝗿𝗼𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮 𝘃𝗮𝗹𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗼.Questi finanziamenti possono essere fondamentali per le micro e piccole imprese che hanno difficoltà di accesso al credito bancario per essere operative e posizionarsi all’interno del mercato, e possono dare un po’ di sollievo alle famiglie che sono costrette ad affrontare spese mediche onerose per curare i propri figli e non hanno possibilità di accedere ai prestiti bancari.Il bando scade il 30 settembre, maggiori info su:http://www.lazioeuropa.it/…/fondo_microcredito_gruppo…/

mercoledì 23 giugno 2021

Risanamento LAGO DI VICO

Continua il lavoro tra Regione, Riserva, Università per individuare 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗮𝗰𝗾𝘂𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗟𝗮𝗴𝗼 𝗱𝗶 𝗩𝗶𝗰𝗼. Ieri si è svolta una riunione tecnica a cui ho partecipato per 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗳𝗮𝘀𝗶 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗺𝗶𝗼 𝗲𝗺𝗲𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗯𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟬.Il Lago di Vico è un biotopo di importanza europea purtroppo in condizioni di eutrofizzazione a causa dei fertilizzanti usati nei noccioleti piantati intorno al lago. Ciò provoca la proliferazione invernale-primaverile di cianobatteri, quali la Planktothrix rubescens, produttrice di cianotossine, pericolose per la salute umana. Tale fenomeno si accompagna a fenomeni di anossia estiva con ricadute anche sulle presenze turistiche.E’ necessaria una consapevolezza diffusa tra tutti i soggetti coinvolti, compresi gli agricoltori, che 𝗹𝗲 𝗮𝗰𝗾𝘂𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗟𝗮𝗴𝗼 𝗱𝗶 𝗩𝗶𝗰𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘂𝗻 𝗯𝗲𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗶𝗺𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗮 𝘀𝗶𝗮 𝗮 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗳𝗶𝗰𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗿𝗶𝘁𝗲𝗻𝗴𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗯𝗯𝗮𝗻𝗼 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗶 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗮𝗰𝗾𝘂𝗲.

MEETING: 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗮𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗟𝗮𝗴𝗼 𝗱𝗶 𝗩𝗶𝗰𝗼

HO PRESENZIATO AL MEETING: 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗮𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗟𝗮𝗴𝗼 𝗱𝗶 𝗩𝗶𝗰𝗼. Hanno partecipato il Direttore Vito Consoli ( Direzione Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette), il Professore Giuseppe Nascetti dell’ Università della Tuscia e il presidente della Riserva Naturale del Lago di Vico Daniela Boltrini . A breve un incontro operativo per la valutazione tecnica e la progettazione di un piano d’ azione e di intervento per la salvaguardia delle acque ai fini della tutela sia della salute umana sia dell’ambiente.

mercoledì 16 giugno 2021

Organizzazione nuovo anno scolastico

Ho inoltrato una richiesta alla presidente della IX commissione circa 𝗹’𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗶𝗻 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲𝗽𝗶𝗱𝗲𝗺𝗶𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮. 𝗟’𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗶𝗺𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗰𝗮𝗽𝗶𝗿𝗲 𝘀𝗲 𝘀𝗶 𝘀𝘁𝗮 𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗼𝗰𝗼𝗹𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮 𝘃𝗮𝗰𝗰𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗼. L’anno scolastico precedente è stato un duro banco di prova per studenti, docenti ed operatori scolastici. Tutta la comunità scolastica ha vissuto con stress le difficoltà legate alla DAD e le incertezze della continuità didattica legate alla presenza di eventuali casi positivi in classe.

domenica 6 giugno 2021

Piano Straordinario di interventi settoriale e intersettoriale per lo sviluppo economico e la valorizzazione dell’Etruria Meridionale

Audizione con i Sindaci del territorio su una proposta di legge molto importante per mettere in rete le istituzioni, associazioni, università e privati del nostro territorio: “Piano Straordinario di interventi settoriale e intersettoriale per lo sviluppo economico e la valorizzazione dell’Etruria Meridionale”. Un’occasione preziosa per valorizzare, promuovere, sostenere e mettere a sistema i soggetti pubblici e privati di una vasta area della nostra regione.

giovedì 21 gennaio 2021

Sostegno al food delivery agricolo, agroalimentare e ittico

food delivery il disegno di un camion per le consegne a domicilio di cibo

Stiamo vivendo la peggiore crisi dopo la fine della Seconda Guerra mondiale ed è ormai evidente a tutti come questo abbia influenzato sia i nostri comportamenti sociali sia il nostro comparto economico che ne è risultato fortemente provato.

Il nostro Governo ha adottato delle misure straordinarie con la chiusura del canale Horeca che comprende ristoranti e agriturismi. Questo ha ovviamente avuto un forte impatto sul settore agricolo, agroalimentare e ittico che hanno visto precluso l’accesso ad un importante canale di vendita dei loro prodotti.
Vi è perciò la necessità di sostenere l’attività di spedizione trasporto e consegna di tutta una serie di imprese operanti nei suddetti settori. A livello regionale l’iniziativa (P)orto sicuro di Arsial ha erogato contributi a fondo perduto per progetti finalizzati al sostegno della filiera agricola attraverso la consegna a domicilio. Questa iniziativa ha permesso a molte imprese di modificare la loro offerta e di reinventarsi offrendo ai propri clienti un servizio innovativo di food delivery rispetto a quello della grande distribuzione.

Ho presentato un Ordine del giorno, approvato in data 20 gennaio, che va a modificare la legge di bilancio con un emendamento che stanzia 200.000 euro per il sostegno del food delivery agricolo, agroalimentare ed ittico di provenienza laziale. Il contributo a fondo perduto è rivolto alle imprese del territorio regionale che operano nei suddetti comparti e che intendono o hanno già avviato un servizio di consegna a domicilio dei propri prodotti durante questo periodo di emergenza sanitaria.

mercoledì 20 gennaio 2021

Si incentivino eventi e manifestazioni sulla lettura

lettura alcune pagine aperte di libri e giornali

Promuovere la lettura e il libro nella nostra società, e in particolare nella scuola, appare oggi qualcosa di fondamentale.

Incentivare manifestazioni ed iniziative che promuovono il libro e la lettura, incontri tra editori, autori e operatori culturali, l’incremento della dotazione libraria nelle biblioteche, la diffusione della produzione libraria locale è qualcosa di molto importante.

La Legge Regionale 16/2008 ha proprio questa come tematica e lo stesso Ente regionale sostiene il progetto nazionale di promozione della lettura per bambini nel loro primo anno di vita “Nati per leggere”. La Regione Lazio inoltre ha recentemente riconosciuto come progetto di eccellenza la manifestazione “Pagine a colori” che si svolge da 12 anni a Tarquinia con la promozione del Comune e della biblioteca Vincenzo Cardarelli.

È fuor di dubbio che quindi l’argomento sia di primario interesse e perciò ho presentato un Odine del giorno, approvato in data 20 gennaio dal Consiglio che ha stanziato grazie ad un mio emendamento al bilancio 40.000 euro nel triennio 2021-2023, per aumentare il sostegno alle manifestazioni che prevedano incontri tra editori, autori, operatori e lettori con particolare attenzione all’infanzia e all’età scolare che andrebbero organizzati nei centri più piccoli della nostra regione.

mercoledì 13 gennaio 2021

Urgente la manutenzione del Fiume Mignone

Mignone vista del fiume nel bosco

In data 13 gennaio 2021 il Consiglio regionale ha approvato un Ordine del giorno a mia firma che stanzia fondi per la manutenzione e messa in sicurezza del fiume Mignone.

Il Fiume Mignone continua a esondare: lo ha fatto a dicembre 2020 e negli ultimi mesi del 2019 con le conseguenze che si possono immaginare. Nonostante la determinazione G13101 del 30 ottobre 2015, l’Ordinanza della Protezione civile 558 del 15 novembre 2018,  vari impegni presi tra i quali un mio ulteriore Ordine del Giorno (n. 662) approvato dal Consiglio in data 14 luglio 2020 nulla è stato fatto.

L’Ordine del giorno a mia firma approvato in data 13 gennaio 2021 è collegato ad un mio emendamento al bilancio che stanzia complessivamente 150.000 euro a valere sulla L.R. 53/98 “Organizzazione regionale della difesa del suolo” per la manutenzione dei corsi d’acqua.

A questo punto le risorse sono disponibili e mi aspetto che la Regione si attivi quanto prima per interventi urgenti ed indifferibili per tutelare l’incolumità delle persone, delle aree agricole e della viabilità rurale.

Allegati:

Ordine del giorno approvato in data 13 gennaio 2021

martedì 12 gennaio 2021

Rientro a scuola: inadeguato il trasporto pubblico

L’assessore alla sanità D’Amato ritiene che “sarebbe estremamente imprudente, in questa fase dell’epidemia, riaprire le superiori” e che il Governo dovrebbe pensarci bene, parlando per tutta Italia e non solo per il Lazio. Rimango perplessa dalle parole pronunciate dall’assessore D’amato nell’intervista rilasciata al Messaggero sulla riapertura delle scuole il 7 gennaio.

È chiaro che ci vuole prudenza e attenzione ma non possiamo far pagare la pandemia agli studenti già fortemente penalizzati dalla chiusura prolungata delle scuole.

Studi specifici sul coronavirus suggeriscono che chiudere le scuole non solo non contribuisca a ridurre in modo significativo contagi e decessi, ma che addirittura potrebbe portare nel lungo periodo a un numero MAGGIORE di morti (Effect of school closures on mortality from coronavirus disease 2019: old and new predictions British Medical Journal 2020; 371:m3588), questo senza considerare i danni formativi, sociali ed educativi ben descritti che questa misura comporta. A tal proposito vale la pena citare lo studio della prof. Sara Gandini (No evidence of association between schools and SARS-CoV-2 second wave in Italy) dove non si rileva alcuna prova dell’associazione tra le scuole e la seconda ondata di COVID 19.

Ci vuole onestà e chiarezza nel dire che il pericolo della riapertura delle scuole è nel trasporto pubblico locale inadeguato da sempre nel Lazio ed ora con la pandemia rischioso per la diffusione del contagio a causa del sovraffollamento. Si ammetta che le misure finora messe in campo dalla regione Lazio sono insufficienti a garantire il rientro a scuola degli studenti delle superiori. Tanti proclami da parte di Zingaretti e Alessandri sulle risorse impiegate per potenziare il trasporto ma nei fatti non si è in grado di garantire la ripresa in sicurezza della scuola.
Si spieghi a cosa sono serviti i 7 milioni e 200 mila euro del bando Cotral per il servizio regionale extraurbano e i 20 milioni di bando Astral per potenziare il servizio su gomma. Sono ormai quasi 8 anni che il PD e Zingaretti governano la Regione Lazio eppure il trasporto pubblico locale è ben lontano da garantire un servizio con standard minimi in condizioni normali figuriamoci in piena pandemia.

giovedì 7 gennaio 2021

Nessun comune ospiterà il deposito nazionale di rifiuti radioattivi se non lo vuole.

rifiuti radioattivi un campo con fusti di scorie radioattive

Va fatta chiarezza nei confronti della popolazione e rispetto alle dichiarazioni di vari esponenti politici di questi giorni.

Il 5 gennaio la Sogin – società responsabile della localizzazione, realizzazione e dell’esercizio del Deposito nazionale per smaltimento definitivo dei rifiuti radioattivi – ha pubblicato (sul sito http://www.depositonazionale.it) la Proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi), insieme al progetto preliminare della struttura e del connesso Parco Tecnologico. Un’operazione di trasparenza attesa da decenni e avviata col benestare del Mise e del Ministero dell’ambiente che avvia il processo di selezione pubblica finalizzato alla scelta del sito nazionale. Il processo di selezione prevede una prima fase di invio di osservazioni da parte di enti locali, associazioni e portatori di interesse ed una fase successiva di dibattito pubblico con un confronto tra istituzioni, università, enti di ricerca, associazioni di categoria finalizzato ad evitare scelte calate dall’alto ed il pieno coinvolgimento di cittadini ed enti locali.

Per la prima volta un progetto di caratura internazionale per importanza ed investimento vede la partecipazione diretta delle comunità locali.

In provincia di Viterbo sono stati individuate 22 aree in totale di cui 5 giudicate “Molto Buone” per ospitare il Deposito Nazionale ricadenti nei comuni di Montalto di castro, Vignanello, Corchiano, Canino.

rifiuti-radioattivi-parte-tavola-3-CNAPI
Porzione della Tavola 3 della CNAPI

Per quanto mi riguarda ritengo che la provincia di Viterbo non sia idonea alla realizzazione di un deposito nucleare ed annesso parco tecnologico: Viterbo ha già dato tanto e sta continuando a dare migliaia di ettari di suolo per le servitù energetiche tra cui centrali ENEL, parchi fotovoltaici ed eolici, sfruttamento della geotermia. Il Deposito Nazionale non è altro che il residuo di una politica energetica errata che portiamo dietro dal passato. Infine la realizzazione di un Parco Tecnologico/Centro di ricerca nucleare mi pare poco coerente con la vocazione agricola e turistica del territorio oltre al fatto che mancano tutta una serie di di infrastrutture necessarie ad accoglierlo. Farò la mia parte a fianco delle comunità, delle istituzioni e delle associazioni in questo percorso ed a difesa del nostro territorio.

Invito tutte le Istituzioni coinvolte a partire dalla regione a formalizzare il diniego alla realizzazione del deposito nucleare ed ad inviare le proprie osservazioni secondo quanto stabilito nella consultazione pubblica.

L’Italia ha rigettato la produzione di energia nucleare da decenni eppure ci troviamo a fare i conti con una grande quantità di rifiuti radioattivi da stoccare in maniera sicura e definitiva evitando situazioni pericolose per la salute e l’ambiente.

Allegati: