mercoledรฌ 11 agosto 2021

Promozione e valorizzazione sito Unesco

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mercoledรฌ 4 agosto 2021

Eolico e fotovoltaico a terra: sospese per 8 mesi le nuove autorizzazioni

Sospese per otto mesi, nelle more della prossima mappatura delle aree idonee e non, le nuove autorizzazioni di impianti di produzione di energia eolica e le nuove installazioni di fotovoltaico posizionato a terra di grandi dimensioni, salvo che si tratti di impianti agrovoltaici che adottino soluzioni integrative con montaggio verticale dei moduli in modo da non compromettere la continuitร  delle attivitร  di coltivazione e purchรฉ realizzati con sistemi di monitoraggio che consentano di verificare l’impatto sulle colture, in quelle zone che, in base alla classificazione degli impianti di Fonti Energetiche Rinnovabili (Fer) e alle linee guida dal Piano Territoriale Paesistico Regionale (Ptpr), l’impatto dell’impianto sul Paesaggio risulti indicato come “Non compatibile” (NC)”.

Tutto ciรฒ si รจ reso necessario per evitare il far west pianificatorio in alcuni territori regionali dove sono in corso pericolose speculazioni sui suoli agricoli come la provincia di Viterbo e Latina. La pausa dovuta alla moratoria consentirร  al gruppo di lavoro interdisciplinare neo istituito con la medesima legge, di lavorare in sinergia con gli enti locali per definire proprio le aree non idonee all’installazione in coerenza con le previsioni del PTPR e delle vocazioni territoriali alla produzioni agricole di qualitร  , privilegiando le aree industriali dismesse, le cave e i i siti abbandonati. In ultimo la transizione ecologica, cosรฌ tanto invocata ultimamente, passa necessariamente anche attraverso la tutela del suolo agricolo che fornisce servizi ecosistemici insostituibili oltre a cibo disponibile a filiera corta.

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I proprietari  dei terreni su cui viene svolta l’attivitร  venatoria potranno finalmente ricevere un indennizzo da parte della Regione Lazio. Con un emendamento al cosiddetto collegato di bilancio, abbiamo impegnato la Regione a stabilire, entro il 30 settembre prossimo, la quota di contributo da erogare a favore dei proprietari e conduttori di fondi inclusi nel Piano faunistico – venatorio regionale.

Nonostante ci siano due leggi, una nazionale ed una regionale che stabiliscono che vada erogato un contributo economico  ai proprietari o conduttori, da determinarsi a cura della amministrazione regionale in relazione alla estensione, alle condizioni agronomiche, alle misure dirette alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente, fino a questo momento nulla รจ stato fatto.

Con l’emendamento, accolto favorevolmente dall’Aula consiliare, che segue tra l’altro un’interrogazione da me presentata lo scorso gennaio, si stabilisce che i proprietari o conduttori di fondi, che non possono vietare l’accesso ai cacciatori sui propri terreni, riceveranno ora un indennizzo, che secondo l’indice Istat varierebbe da 50 a 100 euro ad ettaro, sia che si tratti di aree incolte che di terreni coltivati. Si vieta cosรฌ un trattamento iniquo tra chi รจ proprietario di terreni e chi รจ cacciatore”.

martedรฌ 3 agosto 2021

Stop a velivoli e droni negli habitat naturali degli uccelli acquatici

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Fotovoltaico e suolo agricolo: progetti e autorizzazioni

Al fine di ostacolare il proliferare di grandi centrali di produzione di energia su suolo agricolo ho presentato diversi emendamenti. “Per conciliare gli interessi alla tutela dell’ambiente e del paesaggio con quello disviluppo e valorizzazione delle energie rinnovabili, verranno presi in considerazione durante l’ iter autorizzativo prioritariamente quei progetti che ricadono nelle aree sottoelencate: progetti non insistenti in zone agricole caratterizzate da produzioni agro-alimentari di qualitร (produzioni biologiche, produzioni D.O.P., I.G.P., S.T.G., D.O.C., D.O.C.G., produzioni tradizionali)e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale, ad eccezione dei progetti di impianti agrovoltaici che adottino soluzioni integrative con montaggio verticale dei moduli, in modo da non compromettere la continuitร  delle attivitร  di coltivazione agricola;- progetti localizzati in aree giร  degradate da attivitร  antropiche, pregresse o in atto, tra cui siti industriali, cave, discariche e siti contaminati, consentendo la minimizzazione di interferenze dirette e indirette sull’ambiente legate all’occupazione del suolo ed alla modificazione del suo utilizzo a scopi produttivi;- progetti che interessano aree classificate dal Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR)come “Paesaggio agrario di continuitร ”, ossia caratterizzate dall’uso agricolo ma parzialmente compromesse da fenomeni di urbanizzazione diffusa o da usi diversi da quello agricolo”.