lunedì 26 luglio 2021

Fotovoltaico e suolo agricolo: modifica istruttoria autorizzativa

Al fine di ostacolare il proliferare di grandi centrali di produzione di energia su suolo agricolo ho presentato diversi emendamenti, tra cui la proposta di una modifica dell’istruttoria autorizzativa degli impianti fotovoltaici nel senso che il proponente che voglia installare tali impianti in aree agricole dovrà dimostrare nel corso del procedimento, e comunque prima dell’autorizzazione, la disponibilità di suolo agricolo pari a cinque volte la superficie adiacente interessata dalla realizzazione dell’impianto .Il predetto requisito non si applica ai progetti di impianti agrovoltaici che adottino soluzioni integrative con montaggio verticale dei moduli, nonché ai progetti di impianti solari fotovoltaici da realizzare su terreni abbandonati da almeno cinque anni; su aree dichiarate come siti di interesse nazionale; su discariche e lotti di discarica chiusi e ripristinati, cave o lotti di cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento.”

sabato 17 luglio 2021

Meeting Saline di Tarquinia

Si è tenuto ieri il tavolo di confronto sul futuro delle Saline di Tarquinia organizzato dall’Assessore Regionale alla Transizione Ecologica Roberta Lombardi che ha visto presenti ministeri competenti, MITE e MiBACT, l’Agenzia de Demanio, il Nucleo Tutela della Biodiversità dei Carabinieri Forestali, l’Università della Tuscia ed il Sindaco di Tarquinia con l’obiettivo di fare il punto sulle azioni da intraprendere per il recupero del Borgo Ottocentesco e la conservazione della biodiversità dell’area umida. L’occasione è stata preziosa per concordare modalità e tempi per le fasi successive di lavoro che li vedranno impegnati nel definire in tempi brevi uno studio di fattibilità sulla riconversione e riuso del sito. Le Saline di Tarquinia sono un patrimonio unico da un punto di vista architettonico, storico e naturalistico con enormi potenzialità di sviluppo a scopo didattico, turistico recettivo e per il suo recupero va intercettato la “rampa di lancio” della transizione ecologica rappresentata dai fondi del Next Generation UE per questo sarò col fiato sul collo su Regione e Ministeri per ottenerne una fetta per il mio territorio.

venerdì 16 luglio 2021

M𝐨𝐝𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝟑𝟗/𝟐𝟎𝟎𝟐

Ho fatto inserire una 𝐦𝐨𝐝𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝟑𝟗/𝟐𝟎𝟎𝟐 “𝐍𝐨𝐫𝐦𝐞 𝐢𝐧 𝐦𝐚𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐥𝐢” per rivedere la definizione di faggeta depressa, ecosistemi forestali che nella nostra regione colonizzano quote fino a 300 m s.l.m. come nel caso delle faggete depresse del lago di Vico.𝐋𝐚 𝐍𝐨𝐫𝐦𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐞𝐯𝐚 𝐮𝐧 𝐞𝐫𝐫𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐧𝐚𝐜𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐨𝐧𝐞𝐯𝐚 𝐥𝐞 𝐟𝐚𝐠𝐠𝐞𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝟖𝟎𝟎 𝐦 𝐬.𝐥.𝐦. 𝐟𝐚𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐢 𝐢𝐥 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐭𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐳𝐢𝐨𝐬𝐢 𝐞 𝐫𝐚𝐫𝐢 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐥𝐢. La proposta fa ora parte della legge 294 “𝗗𝗜𝗦𝗣𝗢𝗦𝗜𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗖𝗢𝗟𝗟𝗘𝗚𝗔𝗧𝗘 𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗟𝗘𝗚𝗚𝗘 𝗗𝗜 𝗦𝗧𝗔𝗕𝗜𝗟𝗜𝗧𝗔̀ 𝗥𝗘𝗚𝗜𝗢𝗡𝗔𝗟𝗘 𝟮𝟬𝟮𝟭 𝗘 𝗠𝗢𝗗𝗜𝗙𝗜𝗖𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗗𝗜 𝗟𝗘𝗚𝗚𝗜 𝗥𝗘𝗚𝗜𝗢𝗡𝗔𝗟𝗜” approvata in Giunta.

giovedì 15 luglio 2021

Fotovoltaico su suolo agricolo

Al fine di ostacolare il proliferare di grandi centrali di produzione di energia su suolo agricolo ho presentato diversi emendamenti, tra cui la proposta di una modifica alla legge regionale 16 dicembre 2011, n. 16 “Norme in materia ambientale e di fonti rinnovabili”, affinché in attesa dell’individuazione delle aree e dei siti non idonei all’installazione degli impianti da fonti rinnovabili, sono privilegiate le richieste di autorizzazione di installazioni di impianti di produzione di energia eolica di ogni tipologia e di impianti fotovoltaici posizionati a terra nei paesaggi di continuità di cui al Piano territoriale paesistico regionale (PTPR).

martedì 13 luglio 2021

F𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗳𝗶𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗲 𝗺𝗮𝗻𝘂𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗱𝗲𝗮𝗿𝘀𝗲𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶

Tra le iniziative da me proposte per il raggiungimento degli obiettivi europei sulla qualità dell’acqua destinata al consumo umano e sulla riduzione della dispersione idrica, “𝗶𝗹 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗳𝗶𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗲 𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝗻𝘂𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗱𝗲𝗮𝗿𝘀𝗲𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶, 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱’𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗳𝗿𝗮𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗶𝗱𝗿𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱’𝘂𝘀𝗼 𝗮𝗹 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗶𝗱𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝗺𝗯𝗶𝘁𝗼 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗼𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗹𝗲”. 𝗔𝗣𝗣𝗥𝗢𝗩𝗔𝗧𝗢 𝗜𝗡 𝗦𝗘𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗘𝗨𝗥𝗢𝗣𝗘𝗔.

giovedì 8 luglio 2021

Risorse idriche: Agire contro la dispersione delle acque e ridurre livelli di arsenico

La Regione Lazio deve adottare quanto prima gli atti e le procedure necessari a limitare drasticamente la dispersione delle acque nelle reti idriche e a ridurre il superamento dei livelli di arsenico nelle acque destinate al consumo umano su tutto il territorio regionale, investendo risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti idriche esistenti e procedendo anche alla manutenzione straordinaria dei dearsenificatori già esistenti. Per questo ho presentato in Consiglio regionale un Ordine del Giorno, a seguito della Relazione informativa annuale della Giunta, relativamente alla partecipazione della Regione alle politiche dell’Unione Europea, che è stato accolto favorevolmente”.

“Al momento la Regione Lazio è coinvolta in ben quattro procedure di infrazione riguardanti le reti idriche, anche con grande dispendio del denaro dei contribuenti che invece potrebbe essere utilizzato in attività di manutenzione delle reti e di mantenimento della qualità delle acque. In particolare, la Commissione europea ha recentemente deciso di deferire l’Italia alla Corte di Giustizia per il mancato rispetto della direttiva sull’acqua potabile nella provincia di Viterbo, dove, in alcuni comuni, i livelli di arsenico e di fluoruro superano da tempo i livelli consentiti, con il rischio di causare seri danni alla salute dei cittadini”.

“Come riportato nella Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile l’andamento negativo della regione nella gestione sostenibile dell’acqua è dovuto al peggioramento della dispersione idrica nella rete di distribuzione comunale, che passa dal 35,0% al 52,9% tra il 2005 e il 2015, attestandosi così su un valore nettamente superiore alla media italiana (41,4%). Per questo è fondamentale che la Regione attui, come linee d’azione prioritarie, il miglioramento della qualità attraverso la gestione dei suoli e dei soprassuoli, la riduzione delle perdite idriche, con attenzione alle infrastrutture di rete, nonché il miglioramento della gestione della risorsa idrica”.

“L’acqua è patrimonio dell’umanità, un bene comune e una risorsa fonte di vita insostituibile per l’ecosistema. L’accesso all’acqua deve essere riconosciuto come un diritto fondamentale, inalienabile, individuale e collettivo”

mercoledì 7 luglio 2021

“Approvata la proposta sull’azzeramento del consumo di suolo entro il 2050”

E’ necessario che la regione Lazio adotti quanto prima gli atti e i regolamenti necessari per fermare drasticamente il consumo di suolo, attraverso una adeguata pianificazione e regolamentazione. Da qui l’ordine del giorno che ho presentato in consiglio regionale a seguito della Relazione informativa annuale della giunta, relativamente alla partecipazione della regione alle politiche dell’Unione europea.

Nel documento Strategia regionale per lo Sviluppo sostenibile è confermato il trend negativo della regione rispetto all’azzeramento di consumo di suolo annuale entro il 2050, in quanto è scritto che, almeno nel breve periodo, sebbene si riscontri una riduzione del consumo, questa “non sembra comunque sufficiente a raggiungere l’azzeramento nel 2050. Inoltre, dai dati rilevati, risulta che il territorio regionale è estremamente in ritardo nell’adottare adeguate soluzioni finalizzate alla drastica riduzione del consumo di suolo, in particolare nell’area metropolitana romana ma anche nelle altre province. Con l’Ordine del giorno si chiede di riqualificare, in via prioritaria, le opere edilizie ed infrastrutturali esistenti, laddove siano presenti nelle aree considerate; regolamentare le nuove opere edilizie ed infrastrutturali al fine di mantenere il suolo quanto più possibile libero da sigillature; aumentare le infrastrutture verdi a rilevanza ecologica e di incremento della naturalità e pianificare le opere di desigillatura di superfici inutilmente lastricate.

L’Europa e le Nazioni Unite ci richiamano alla tutela del suolo, del patrimonio ambientale, del paesaggio, al riconoscimento del valore del capitale naturale e ci chiedono di azzerare il consumo di suolo netto entro il 2050, nonché di allinearlo alla crescita demografica e di non aumentare il degrado del territorio entro il 2030. La messa in sicurezza del territorio regionale, sempre più vulnerabile ad eventi atmosferici, la difesa delle coste e del suolo, sono interventi realizzabili con tanti progetti e cantieri diffusi, che darebbero altresì lavoro per molti anni alle imprese della nostra regione. Tocca a noi, oggi, creare le concrete premesse per lasciare in eredità un territorio più sicuro, vivibile e fruibile per i nostri figli”.

http://www.tusciaweb.eu/2021/07/approvata-la-proposta-sullazzeramento-del-consumo-suolo-entro-2050/

giovedì 1 luglio 2021

Sopralluogo FIUME MIGNONE

Alla presenza degli ingegneri idraulici e della direzione regionale stamani si è svolto 𝘂𝗻 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝗹𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝘀𝘂𝗹 𝗳𝗶𝘂𝗺𝗲 𝗠𝗶𝗴𝗻𝗼𝗻𝗲, 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹’ 𝗨𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗔𝗴𝗿𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗧𝗮𝗿𝗾𝘂𝗶𝗻𝗶𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗱𝗶𝘀𝗰𝘂𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗶𝗰𝗶. 𝗟𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲̀ 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘂𝘁𝗮 su diversi punti lungo un tratto di circa 10 km 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝗻𝘂𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗿𝗶𝗽𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗲, 𝗿𝗶𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝘃𝗲𝗴𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗼𝘀𝘁𝗮𝗰𝗼𝗹𝗮𝘃𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗱𝗲𝗳𝗹𝘂𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗮. 𝗟𝗮 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗶 𝗵𝗮 𝗶𝗻𝗼𝗹𝘁𝗿𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝘂𝗹𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝟯𝟬𝟬.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗿𝗼𝘁𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲 𝗮𝗹 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗶𝗰𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗶𝘂𝗺𝗲 𝗠𝗶𝗴𝗻𝗼𝗻𝗲 𝗮 𝗺𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗦𝟭/𝗔𝟭𝟮.𝗥𝗶𝗻𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗶 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗶 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗱𝗿𝗮𝘂𝗹𝗶𝗰𝗶 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘀𝘂𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼. 𝗦𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗼̀ 𝗹’𝗶𝘁𝗲𝗿 𝗱𝗲𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗶𝗲𝗴𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘂𝘁𝘂𝗻𝗻𝗼 𝗰𝗼𝘀𝗶̀ 𝗱𝗮 𝗮𝘀𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼𝗿𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼.