lunedì 16 maggio 2022

Legge SALVAMARE

 Con la legge #Salvamare i nostri pescatori e le nostre associazioni potranno riportare a riva, senza incorrere in nessuna sanzione, il rifiuto che trovano in mare o che pescano e poter così implementare l'economia circolare.

Una legge importantissima che punta a bonificare i nostri mari, fiumi e laghi e che va a contrastare concretamente l'inquinamento di questi ecosistemi, soprattutto dalla plastica.
Il recupero di questo materiale permetterà di far nascere nuove filiere produttive, moderne e innovative, legate all'uso di materie prime seconde. L'Italia, giusto ricordarlo, è leader mondiale in fatto di economia circolare e ha tutto il know how, conoscenze e tecnologie, per trasformare un problema in opportunità.

giovedì 12 maggio 2022

12 maggio: giornata mondiale della fibromialgia

 L’impegno a favore delle persone affette da fibromialgia è continuo.

La Legge di bilancio ha stanziato per quest’anno 5 milioni di euro da destinare ai centri specializzati sul territorio, per promuovere una presa in carico multidisciplinare e specifica dei pazienti e favorire la più ampia conoscenza per la diagnosi e cura della fibromialgia. In questi giorni il Ministero della Salute ha definito le modalità di riparto del fondo da destinare alle regioni.
E’ un tassello che si aggiunge al percorso già avviato che porterà a riconoscere la malattia - nelle sue forme gravi - come patologia cronica invalidante ed essere quindi inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza.

lunedì 9 maggio 2022

Inceneritori: nemici dei cittadini

 In quanto impianto che brucia rifiuti, un inceneritore, anche se di ultima generazione, spreca energia, inquina e aggrava la crisi climatica con le sue emissioni di gas serra, mettendo in pericolo anche la salute delle persone.

Questi sono fatti incontrovertibili, sono la ragione per cui l’Europa colloca l’incenerimento in fondo alla gerarchia di gestione dei rifiuti ed esclude questi impianti da ogni forma di finanziamento comunitario, in quanto contrastanti con il principio DNSH, non fare danni significativi.
Un recente studio condotto in tre Paesi europei da Zero Waste Europe conferma che le persone che vivono nelle vicinanze degli inceneritori, anche di ultima generazione, potrebbero subire danni se mangiassero uova, latticini e verdure coltivate in quei territori, dove nella maggior parte dei casi si superano i limiti definiti dall’Ue per la sicurezza alimentare. A conferma di ciò, va evidenziato che l’indagine è stata realizzata anche in aree dove non ci sono fonti inquinanti diverse dagli impianti che bruciano rifiuti.
Per quanto riguarda le pericolosissime diossine poi, nonostante i dati ufficiali le diano in diminuzione rispetto all’incremento dei rifiuti inceneriti, va considerato che le misurazioni delle agenzie di controllo sono fatte per un breve lasso di tempo, tra le 6 e le 12 ore l’anno, peraltro annunciandole in anticipo e non esaminando le fasi di accensione e spegnimento, ma solo quelle di funzionamento ordinario.
Secondo le analisi di ToxicoWatch Foundation, durante l’accensione e spegnimento degli impianti o durante i malfunzionamenti, la quantità di inquinanti è estremamente elevata: in poche ore le diossine superano quelle calcolate sulla media annuale nella fase di funzionamento a regime.
A questo si aggiunge il fatto che gli inceneritori producono, come dice il nome stesso, anche molte ceneri: un terzo in peso dei rifiuti in ingresso. Queste ceneri sono rifiuti speciali e se non trattate adeguatamente costituiscono un ulteriore rischio per salute e ambiente.