giovedì 21 gennaio 2021

Sostegno al food delivery agricolo, agroalimentare e ittico

food delivery il disegno di un camion per le consegne a domicilio di cibo

Stiamo vivendo la peggiore crisi dopo la fine della Seconda Guerra mondiale ed è ormai evidente a tutti come questo abbia influenzato sia i nostri comportamenti sociali sia il nostro comparto economico che ne è risultato fortemente provato.

Il nostro Governo ha adottato delle misure straordinarie con la chiusura del canale Horeca che comprende ristoranti e agriturismi. Questo ha ovviamente avuto un forte impatto sul settore agricolo, agroalimentare e ittico che hanno visto precluso l’accesso ad un importante canale di vendita dei loro prodotti.
Vi è perciò la necessità di sostenere l’attività di spedizione trasporto e consegna di tutta una serie di imprese operanti nei suddetti settori. A livello regionale l’iniziativa (P)orto sicuro di Arsial ha erogato contributi a fondo perduto per progetti finalizzati al sostegno della filiera agricola attraverso la consegna a domicilio. Questa iniziativa ha permesso a molte imprese di modificare la loro offerta e di reinventarsi offrendo ai propri clienti un servizio innovativo di food delivery rispetto a quello della grande distribuzione.

Ho presentato un Ordine del giorno, approvato in data 20 gennaio, che va a modificare la legge di bilancio con un emendamento che stanzia 200.000 euro per il sostegno del food delivery agricolo, agroalimentare ed ittico di provenienza laziale. Il contributo a fondo perduto è rivolto alle imprese del territorio regionale che operano nei suddetti comparti e che intendono o hanno già avviato un servizio di consegna a domicilio dei propri prodotti durante questo periodo di emergenza sanitaria.

mercoledì 20 gennaio 2021

Si incentivino eventi e manifestazioni sulla lettura

lettura alcune pagine aperte di libri e giornali

Promuovere la lettura e il libro nella nostra società, e in particolare nella scuola, appare oggi qualcosa di fondamentale.

Incentivare manifestazioni ed iniziative che promuovono il libro e la lettura, incontri tra editori, autori e operatori culturali, l’incremento della dotazione libraria nelle biblioteche, la diffusione della produzione libraria locale è qualcosa di molto importante.

La Legge Regionale 16/2008 ha proprio questa come tematica e lo stesso Ente regionale sostiene il progetto nazionale di promozione della lettura per bambini nel loro primo anno di vita “Nati per leggere”. La Regione Lazio inoltre ha recentemente riconosciuto come progetto di eccellenza la manifestazione “Pagine a colori” che si svolge da 12 anni a Tarquinia con la promozione del Comune e della biblioteca Vincenzo Cardarelli.

È fuor di dubbio che quindi l’argomento sia di primario interesse e perciò ho presentato un Odine del giorno, approvato in data 20 gennaio dal Consiglio che ha stanziato grazie ad un mio emendamento al bilancio 40.000 euro nel triennio 2021-2023, per aumentare il sostegno alle manifestazioni che prevedano incontri tra editori, autori, operatori e lettori con particolare attenzione all’infanzia e all’età scolare che andrebbero organizzati nei centri più piccoli della nostra regione.

mercoledì 13 gennaio 2021

Urgente la manutenzione del Fiume Mignone

Mignone vista del fiume nel bosco

In data 13 gennaio 2021 il Consiglio regionale ha approvato un Ordine del giorno a mia firma che stanzia fondi per la manutenzione e messa in sicurezza del fiume Mignone.

Il Fiume Mignone continua a esondare: lo ha fatto a dicembre 2020 e negli ultimi mesi del 2019 con le conseguenze che si possono immaginare. Nonostante la determinazione G13101 del 30 ottobre 2015, l’Ordinanza della Protezione civile 558 del 15 novembre 2018,  vari impegni presi tra i quali un mio ulteriore Ordine del Giorno (n. 662) approvato dal Consiglio in data 14 luglio 2020 nulla è stato fatto.

L’Ordine del giorno a mia firma approvato in data 13 gennaio 2021 è collegato ad un mio emendamento al bilancio che stanzia complessivamente 150.000 euro a valere sulla L.R. 53/98 “Organizzazione regionale della difesa del suolo” per la manutenzione dei corsi d’acqua.

A questo punto le risorse sono disponibili e mi aspetto che la Regione si attivi quanto prima per interventi urgenti ed indifferibili per tutelare l’incolumità delle persone, delle aree agricole e della viabilità rurale.

Allegati:

Ordine del giorno approvato in data 13 gennaio 2021

martedì 12 gennaio 2021

Rientro a scuola: inadeguato il trasporto pubblico

L’assessore alla sanità D’Amato ritiene che “sarebbe estremamente imprudente, in questa fase dell’epidemia, riaprire le superiori” e che il Governo dovrebbe pensarci bene, parlando per tutta Italia e non solo per il Lazio. Rimango perplessa dalle parole pronunciate dall’assessore D’amato nell’intervista rilasciata al Messaggero sulla riapertura delle scuole il 7 gennaio.

È chiaro che ci vuole prudenza e attenzione ma non possiamo far pagare la pandemia agli studenti già fortemente penalizzati dalla chiusura prolungata delle scuole.

Studi specifici sul coronavirus suggeriscono che chiudere le scuole non solo non contribuisca a ridurre in modo significativo contagi e decessi, ma che addirittura potrebbe portare nel lungo periodo a un numero MAGGIORE di morti (Effect of school closures on mortality from coronavirus disease 2019: old and new predictions British Medical Journal 2020; 371:m3588), questo senza considerare i danni formativi, sociali ed educativi ben descritti che questa misura comporta. A tal proposito vale la pena citare lo studio della prof. Sara Gandini (No evidence of association between schools and SARS-CoV-2 second wave in Italy) dove non si rileva alcuna prova dell’associazione tra le scuole e la seconda ondata di COVID 19.

Ci vuole onestà e chiarezza nel dire che il pericolo della riapertura delle scuole è nel trasporto pubblico locale inadeguato da sempre nel Lazio ed ora con la pandemia rischioso per la diffusione del contagio a causa del sovraffollamento. Si ammetta che le misure finora messe in campo dalla regione Lazio sono insufficienti a garantire il rientro a scuola degli studenti delle superiori. Tanti proclami da parte di Zingaretti e Alessandri sulle risorse impiegate per potenziare il trasporto ma nei fatti non si è in grado di garantire la ripresa in sicurezza della scuola.
Si spieghi a cosa sono serviti i 7 milioni e 200 mila euro del bando Cotral per il servizio regionale extraurbano e i 20 milioni di bando Astral per potenziare il servizio su gomma. Sono ormai quasi 8 anni che il PD e Zingaretti governano la Regione Lazio eppure il trasporto pubblico locale è ben lontano da garantire un servizio con standard minimi in condizioni normali figuriamoci in piena pandemia.

giovedì 7 gennaio 2021

Nessun comune ospiterà il deposito nazionale di rifiuti radioattivi se non lo vuole.

rifiuti radioattivi un campo con fusti di scorie radioattive

Va fatta chiarezza nei confronti della popolazione e rispetto alle dichiarazioni di vari esponenti politici di questi giorni.

Il 5 gennaio la Sogin – società responsabile della localizzazione, realizzazione e dell’esercizio del Deposito nazionale per smaltimento definitivo dei rifiuti radioattivi – ha pubblicato (sul sito http://www.depositonazionale.it) la Proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi), insieme al progetto preliminare della struttura e del connesso Parco Tecnologico. Un’operazione di trasparenza attesa da decenni e avviata col benestare del Mise e del Ministero dell’ambiente che avvia il processo di selezione pubblica finalizzato alla scelta del sito nazionale. Il processo di selezione prevede una prima fase di invio di osservazioni da parte di enti locali, associazioni e portatori di interesse ed una fase successiva di dibattito pubblico con un confronto tra istituzioni, università, enti di ricerca, associazioni di categoria finalizzato ad evitare scelte calate dall’alto ed il pieno coinvolgimento di cittadini ed enti locali.

Per la prima volta un progetto di caratura internazionale per importanza ed investimento vede la partecipazione diretta delle comunità locali.

In provincia di Viterbo sono stati individuate 22 aree in totale di cui 5 giudicate “Molto Buone” per ospitare il Deposito Nazionale ricadenti nei comuni di Montalto di castro, Vignanello, Corchiano, Canino.

rifiuti-radioattivi-parte-tavola-3-CNAPI
Porzione della Tavola 3 della CNAPI

Per quanto mi riguarda ritengo che la provincia di Viterbo non sia idonea alla realizzazione di un deposito nucleare ed annesso parco tecnologico: Viterbo ha già dato tanto e sta continuando a dare migliaia di ettari di suolo per le servitù energetiche tra cui centrali ENEL, parchi fotovoltaici ed eolici, sfruttamento della geotermia. Il Deposito Nazionale non è altro che il residuo di una politica energetica errata che portiamo dietro dal passato. Infine la realizzazione di un Parco Tecnologico/Centro di ricerca nucleare mi pare poco coerente con la vocazione agricola e turistica del territorio oltre al fatto che mancano tutta una serie di di infrastrutture necessarie ad accoglierlo. Farò la mia parte a fianco delle comunità, delle istituzioni e delle associazioni in questo percorso ed a difesa del nostro territorio.

Invito tutte le Istituzioni coinvolte a partire dalla regione a formalizzare il diniego alla realizzazione del deposito nucleare ed ad inviare le proprie osservazioni secondo quanto stabilito nella consultazione pubblica.

L’Italia ha rigettato la produzione di energia nucleare da decenni eppure ci troviamo a fare i conti con una grande quantità di rifiuti radioattivi da stoccare in maniera sicura e definitiva evitando situazioni pericolose per la salute e l’ambiente.

Allegati: