Il caso riguarda l'incarico di
Direttore sostituto della U.O.C. Servizio di Igiene e Sanità Pubblica affidato
tramite un avviso interno invece che con un regolare concorso pubblico come
previsto norme vigenti (art. 15 e 15 ter del D.lgs 502/92 e il DPR 484 del
10/12/1997). Non solo, tale incarico è stato assegnato dalla Asl con questa
modalità nel 2016 e nel 2018, sempre alla stessa persona, in ulteriore
contrasto anche con il relativo Contratto Nazionale del Lavoro, in base al
quale la sostituzione di un dirigente per cessazione del rapporto di lavoro è
consentita per il tempo strettamente necessario ad espletare le procedure
concorsuali. In tal caso può durare sei mesi, prorogabili fino a dodici".
Lo denuncia la consigliera regionale M5S del Lazio, Silvia Blasi, che anticipa
al riguardo un'interrogazione rivolta alla Giunta Zingaretti. "Non vorrei
che si usassero certi escamotage amministrativi per elargire favori a soggetti
solo perché vicini ad un certo entourage politico, visto che chi ha ricoperto
questo ruolo nell'Asl è stato candidato per il PD alle recenti elezioni
amministrative a Viterbo. Chiedo che l'assessore regionale alla Sanità,
D'Amato, intraprenda tutte le azioni amministrative necessarie per indire un
concorso pubblico e impedire al contempo l’efficacia dell’avviso interno. -
incalza Blasi -
È necessario invertire la rotta nell'assegnazione di incarichi
nell'ASL di Viterbo e non intendo retrocedere di un millimetro su questa
questione.
Mi riservo pertanto di valutare l'opportunità di ricorrere ad un
esposto all’ANAC e alla Procura.
Zingaretti è da sei anni commissario della
sanità nel Lazio e ciò che ha fatto è chiudere presidi nelle province, ridurre
i posti letto e affidare incarichi illegittimi: meglio che si rassegni a
lasciare il posto invece che accanirsi con inopportuni ricorsi alla Consulta
contro il Dl Fiscale che gli impedisce di ricoprire contemporaneamente il ruolo
di governatore regionale e quello di Commissario alla Sanità del Lazio.
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