Apprendiamo oggi da alcuni
organi di stampa che la Guardia di Finanza di Tarquinia ha eseguito
dei sequestri di beni per oltre 180mila euro nei confronti di persone i cui
nomi non sono stati resi noti che, pare, il condizionale è d’obbligo, si siano
appropriati di denaro appartenente alle società Mastarna srl e Fondazione Vulci,
in toto partecipate dal Comune di Montalto, usandoli per i propri scopi
personali.
Ancora una volta assistiamo a
fatti gravissimi nei quali sembrerebbero implicati esponenti delle istituzioni
che potrebbero essersi appropriati illecitamente di fondi pubblici. Sempre
secondo quanto si legge sui giornali, “i responsabili dell’Ente locale e delle
entità giuridiche partecipate dovranno ora rispondere del delitto di peculato
di cui all’art. 314 del codice penale” che prevede la reclusione da quattro a
dieci anni di carcere.
Qualora le notizie fossero
confermate e si giungesse poi alla condanna in sede processuale dei
responsabili, si palesa un grande danno per i cittadini e per i preziosi beni
archeologici e naturalistici che la Fondazione di Vulci intendeva gestire: fatti
gravissimi sui quali mi auguro la magistratura faccia presto luce.