Ho svolta stamani insieme a Rosita Cicoria,
consigliere comunale del M5S, e all’Ing. Igino Simoncini, un nuovo sopralluogo
alle stazioni di sollevamento dell’anello di depurazione circumlacuale di
Bolsena allo scopo di verificare lo stato di avanzamento dei lavori di
adeguamento degli impianti. Questi sono stati finanziati dalla regione Lazio
tramite un bando di gara dell’importo di 1.620.000 euro nel dicembre 2015, e nonostante
l’aggiudicazione definitiva sia avvenuta a luglio 2017, ho constatato come poco
siano progrediti i lavori di adeguamento di questo importante sistema di
depurazione.
Ad oggi l’impianto di depurazione situato nel comune
di Marta non è in funzione con conseguente grave compromissione della qualità
delle acque del fiume Marta nel quale vengono sversate costantemente acque
reflue raccolte dall’impianto circumlacuale a servizio del lago di Bolsena.
Nel tempo una serie di rotture successive e il mancato
finanziamento degli interventi di manutenzione hanno causato il degrado totale
di tutta la struttura tanto che, attualmente, l’acqua reflua viene sottoposta
solo ad una blanda decantazione senza nessun intervento meccanico-biologico di
abbattimento del carico inquinante. Come si può immaginare, il sito dove le
acque, uscendo dall’impianto, incontrano il fiume Marta è permeato da un odore
nauseabondo e oggi le acque stesse erano particolarmente ricche di schiuma.
Abbiamo inoltre visitato diverse stazioni di
sollevamento nella zona tra le quali la n. 20, 15 e 12.
La n. 20 è l’ultima prima dell’ingresso delle acque
reflue nell’impianto di depurazione: qui abbiamo verificato l’assenza dei
quadri elettrici e l’allaccio provvisorio della nuova pompa. Essendo questa l’ultima
stazione dell’anello circumlacuale, per garantire il funzionamento ottimale
l’impianto avrebbe dovuto prevedere almeno 3 pompe, secondo il parere dei tecnici
Cobalb presenti, mentre nel progetto di adeguamento ne è stata inserita solamente
una.
Nella stazione 15 invece funziona un’unica pompa che è
stata recentemente riparata in quanto quella nuova non è mai stata installata. Il
quadro elettrico nuovo è collegato ma non funziona e le pompe vengono così monitorate
manualmente tramite un galleggiante.
Infine nella stazione 12 abbiamo visto la nuova pompa
semplicemente adagiata a terra perché essendoci della sabbia nel pozzetto non è
mai entrata in funzione; c’è il nuovo quadro elettrico ma i collegamenti al sistema
di pompaggio delle acque non sono funzionanti.
Il quadro emerso è sconfortante e mi chiedo: ma è possibile che nessuno si sia mai accorto di questa situazione? Chi è deputato al controllo, perché non lo ha fatto?
Nonostante le somme stanziate, i lavori iniziati e
parte dei fondi spesi dalla regione Lazio, ad oggi il sistema di depurazione a
servizio del Lago di Bolsena e del fiume Marta non solo non è adeguato, ma risulta
addirittura inefficace con gravissime conseguenze sulla qualità delle acque sia
del fiume Marta che di quelle costiere in cui esso sfocia.
Purtroppo alla vigilia della nuova stagione turistica
posso solo constatare con rammarico, ma anche con rabbia e disappunto, che
nonostante esposti, denunce e ispezioni effettuate sia dalla sottoscritta che
dal consigliere comunale di Montefiascone praticamente nulla è stato fatto per la
tutela del prezioso bacino lacustre, del fiume Marta e di conseguenza per
tutelarne l’economia e il turismo.
Se qualcuno pensa che questa sorta di muro di gomma mi
porti a mollare, si sbaglia di grosso; ho intenzione infatti di denunciare alla
Commissione Europea l’inquinamento del lago, del fiume e del mare auspicando
che il rischio di procedure d’infrazione faccia saltare, e ben forte, sulle
poltrone chi finora ha dormito.