L’assessore alla sanità D’Amato ritiene che “sarebbe estremamente imprudente, in questa fase dell’epidemia, riaprire le superiori” e che il Governo dovrebbe pensarci bene, parlando per tutta Italia e non solo per il Lazio. Rimango perplessa dalle parole pronunciate dall’assessore D’amato nell’intervista rilasciata al Messaggero sulla riapertura delle scuole il 7 gennaio.
È chiaro che ci vuole prudenza e attenzione ma non possiamo far pagare la pandemia agli studenti già fortemente penalizzati dalla chiusura prolungata delle scuole.
Studi specifici sul coronavirus suggeriscono che chiudere le scuole non solo non contribuisca a ridurre in modo significativo contagi e decessi, ma che addirittura potrebbe portare nel lungo periodo a un numero MAGGIORE di morti (Effect of school closures on mortality from coronavirus disease 2019: old and new predictions British Medical Journal 2020; 371:m3588), questo senza considerare i danni formativi, sociali ed educativi ben descritti che questa misura comporta. A tal proposito vale la pena citare lo studio della prof. Sara Gandini (No evidence of association between schools and SARS-CoV-2 second wave in Italy) dove non si rileva alcuna prova dell’associazione tra le scuole e la seconda ondata di COVID 19.
Ci vuole onestà e chiarezza nel dire che il pericolo della riapertura delle scuole è nel trasporto pubblico locale inadeguato da sempre nel Lazio ed ora con la pandemia rischioso per la diffusione del contagio a causa del sovraffollamento. Si ammetta che le misure finora messe in campo dalla regione Lazio sono insufficienti a garantire il rientro a scuola degli studenti delle superiori. Tanti proclami da parte di Zingaretti e Alessandri sulle risorse impiegate per potenziare il trasporto ma nei fatti non si è in grado di garantire la ripresa in sicurezza della scuola.
Si spieghi a cosa sono serviti i 7 milioni e 200 mila euro del bando Cotral per il servizio regionale extraurbano e i 20 milioni di bando Astral per potenziare il servizio su gomma. Sono ormai quasi 8 anni che il PD e Zingaretti governano la Regione Lazio eppure il trasporto pubblico locale è ben lontano da garantire un servizio con standard minimi in condizioni normali figuriamoci in piena pandemia.