L’oasi provinciale di Vulci diventerà presto monumento naturale: un atto da me atteso da tempo vista l’importanza naturalistica del sito.
Situata al confine tra Lazio e Toscana l’area protetta oasi provinciale di Vulci fa parte del Sito natura 2000 e l’area è stata designata come zona speciale di conservazione dal ministero dell’Ambiente nel 2016.
Si tratta di una zona molto vasta che ospita un ecosistema di eccezionale rilevanza e si inserisce in un più esteso contesto naturalistico e storico, che comprende la riserva naturale di Montauto sul versante toscano e il parco archeologico naturalistico di Vulci sul versante laziale. Pertanto l’area è inserita nella direttiva ‘Habitat’ istituita dalla Comunità europea.
L’iter per l’istituzione del monumento naturale, partito con la deliberazione della giunta regionale, è ormai quasi concluso, anche grazie alla sollecitazione della Lega italiana per la protezione degli uccelli, delegazione di Viterbo.
Si tratta di un altro importante traguardo per la tutela dei parchi e delle aree naturali laziali, a dimostrazione del costante impegno nel proteggere tutti quei luoghi che rappresentano un valore aggiunto per la nostra regione e per i suoi abitanti.