lunedì 6 luglio 2020

Sia riconosciuta la fibromialgia e sostenuto chi ne è colpito

fibromialgia Donna di spalle con dolore alla spalla

La fibromialgia è una sindrome caratterizzata da dolore muscolo scheletrico cronico oltre a disturbi del sonno, disfunzioni cognitive, affaticamento, e alterazioni umorali che possono compromettere la qualità della vita di chi ne è affetto. Colpisce circa 2,5 milioni di italiani, in prevalenza le donne senza fare particolari distinzioni d’età.

Per quel che riguarda le cause dell’insorgere della malattia molte sono note ma molte altre restando ancora da definire. Quel che si sa per certo è che la fibromialgia determina una prevalenza di dolori del sistema muscolo scheletrico e che il paziente ha una storia clinica di dolore cronico su tutto il corpo: cefalea, fatica cronica, colon irritabile e altri.

La fibromialgia negli altri paesi

La fibromialgia è una malattia a tutti gli effetti nei sistemi sanitari di molti paesi, l’OMS l’ha riconosciuta come tale nel 1992 come anche gran parte dei paesi europei tra i quali, però, il nostro paese non figura. Nella UE sono 14 milioni le persone che soffrono della sindrome fibromialgica e nel 2008 il Parlamento europeo auspicava una strategia comune a tutti i paesi membri onde agevolarne diagnosi e trattamento.
Purtroppo nonostante i passi avanti della scienza, ad oggi, nessun farmaco ha ottenuto l’autorizzazione quale rimedio per tale malattia anche a causa delle controversie scientifiche che ancora sussistono fra medici.

Ormai esistono criteri consolidati per definire la severità della malattia e l’educazione sia del personale sanitario che dei pazienti può determinare una migliore gestione delle risorse disponibili e minori spese per quei pazienti sottoposti a terapie non efficienti. Altra cosa di non poco conto, i lavoratori affetti da tale patologia devono poter usufruire di permessi di astensione dal lavoro oltre che essere dispensati dal pagamento dei ticket per esami e/o farmaci.

La mozione

Ho presentato perciò una mozione al presidente della Regione e alla Giunta chiedendo di istituire un tavolo tecnico-politico per creare centri specializzati nella diagnosi e nel trattamento, dare l’avvio e ad assicurare sul territorio regionale cura e continuità terapeutica ai pazienti oltre a sviluppare un percorso clinico-gestionale attraverso l’interconnessione delle reti reumatologiche e di terapia del dolore.

La mozione è stata approvata all’unanimità nella seduta del Consiglio del 25 giugno scorso con una riformulazione che amplia quanto da me proposto, ma che in sostanza ne recepisce in toto il contenuto.

Nel documento, inoltre, auspico che la Regione si attivi presso la Conferenza delle Regioni e la conferenza Stato-Regioni affinché la fibromialgia venga riconosciuta come malattia a tutti gli effetti, venga inserita tra i Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A.) e i molti cittadini affetti da questa patologia possano avere il sostegno che è loro necessario.

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