Il fiume Mignone a fine 2019 è nuovamente esondato come sanno bene gli abitanti e in particolar modo gli agricoltori locali.
È necessario quindi impiegare risorse sia per interventi straordinari che per la manutenzione ordinaria.
Mettere in sicurezza il territorio è una priorità per il nostro paese e quindi per la politica, che, troppo spesso però, dimentica la manutenzione per concentrarsi sulla realizzazione di costose, ma certamente mediaticamente più spendibili, grandi opere pubbliche.
Il fiume Mignone è un esempio in tal senso: la regione Lazio ha emanato nel 2015 e nel 2017 alcune determinazioni con le quali autorizzava la spesa per messa in sicurezza e lavori urgenti di ripristino degli argini. Ad oggi questi lavori non sono ancora iniziati e il fiume Mignone è esondato nuovamente a fine 2019.
La natura non aspetta i tempi degli esseri umani e della politica. Nel caso del fiume Mignone, sono necessari interventi straordinari oltre che una programmazione puntuale e costante della manutenzione ordinaria per evitare danni come quelli occorsi a fine anno scorso.
Ho presentato perciò un Ordine del Giorno che è stato approvato in data 14 luglio 2020”, affinché la Giunta stanzi adeguate risorse economiche per la tutela delle zone agricole dai danni derivati dall’esondazione. Inoltre nel documento approvato chiedo che venga istituito un tavolo tecnico per la programmazione puntuale degli interventi di messa in sicurezza degli argini, della rete idrica e delle aree agricole circostanti il fiume Mignone.
Si passi ora velocemente ai fatti.
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