giovedì 13 febbraio 2020

Beni confiscati alla mafia per le donne vittime di violenza: BOCCIATO





È stato bocciato dalla maggioranza con dichiarazione di voto contrario della lista civica Zingaretti il mio emendamento al collegato al bilancio 2020 in discussione in aula che, ai sensi del D.Lgs. 159/2011, destinava beni immobili confiscati alla mafia o ad altre organizzazioni criminali proprio alla realizzazione di case rifugio per le donne vittime di violenza.

Come avevo avuto modo di spiegare qualche giorno fa nella nostra regione la L.R. 4/2014, tra le altre iniziative, prevede la possibilità per la Regione di concedere in comodato d’uso immobili del proprio patrimonio a ”enti o associazioni che hanno tra gli scopi statutari essenziali la lotta ad ogni forma di violenza contro le donne ed i minori” per trasformarli in centri antiviolenza, case rifugio, o case di semiautonomia.
Dopo aver approvato un mio Ordine del giorno che impegnava la Giunta a valutare possibili interventi per istituire questo tipo di strutture a favore di donne vittime di violenza nei comuni di Tarquinia e Montalto di Castro in provincia di Viterbo, unica nel Lazio ad esserne sprovvista, la maggioranza ha bocciato l’emendamento al collegato al bilancio che destinava a tale scopo i beni immobili confiscati alla mafia e alle organizzazioni criminali.
Non c’è stata nessuna spiegazione da parte della Giunta e non voglio credere che l’emendamento sia stato bocciato per meri motivi politici solo perché proveniente dall’opposizione. Se così fosse sarebbe molto grave e indicherebbe una scarsissima considerazione per un argomento come quello della violenza sulle donne che purtroppo è di allarmante attualità e definito dal Procuratore Generale della cassazione Giovanni Salvi come una vera e propria emergenza nazionale.