mercoledì 11 dicembre 2019

La Corte dei Conti bacchetta la ASL di Viterbo




 Com’è sotto gli occhi di tutti, la situazione della sanità nella nostra regione è disastrosa e i numeri raccontano proprio questa storia. Per tale motivo la Regione a febbraio 2007 ha sottoscritto un Piano di rientro dal debito del disavanzo sanitario.

La Corte dei conti ogni anno analizza la contabilità della Regione e produce una relazione che ne evidenzia le eventuali criticità divise anche in base alle varie province.

La Corte dei conti nella sua relazione di accompagnamento alla decisione di parifica inerente il rendiconto generale dell’esercizio finanziario 2017 rilevava come la Regione avesse impegnato ben 724,91 milioni nell’esercizio 2018 per coprire il disavanzo dell’anno precedente. In pratica si iniziava l’anno già con un bel mattoncino sul groppone. Poi in aprile 2018 l’attuale Presidente della Regione è stato confermato commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro di cui sopra sottoscritto ben 12 anni fa.

Concentrandoci sulla provincia di Viterbo, sempre la Corte dei conti nella relazione inerente invece l’esercizio finanziario 2018 scrive che il debito della ASL di Viterbo verso i propri fornitori ammonta a 70.546.000,00 euro dei quali 2.173.180,83 euro derivano da canoni di locazione passiva come meglio risulta da una mia interrogazione presentata qualche giorno fa.
Nella medesima relazione si puntualizzano numerose criticità tra le quali l’impossibilità di effettuare gli inventari dei beni a magazzino, il fatto che il sistema di contabilità analitica è talmente carente da non permettere il raggiungimento degli obiettivi per il quale è finalizzato ma soprattutto il fatto che sono stati acquistati beni e servizi senza ricorrere alla CONSIP cioè senza passare, in buona sostanza, per la centrale acquisti della Pubblica Amministrazione. Il quadro descritto colloca la ASL di Viterbo tra le peggiori nella regione Lazio per numero di rilievi.

Molte altre criticità sono state rilevate dalla magistratura contabile e sono meglio descritte in una interrogazione che ho depositato il 6 novembre 2019 a questo riguardo nella quale ho chiesto se fossero state ad oggi superate soprattutto quelle di natura metodologica e se siano state intraprese delle azioni per sanare le altre e poter meglio conoscere gli aspetti patrimoniali dell’ASL di Viterbo.