Ritorno su un argomento che mi
sta particolarmente a cuore come dovrebbe esserlo per tutti i rappresentanti
nelle Istituzioni il cui impegno a tutela di ecosistemi ad alto grado
di naturalità dovrebbe essere costante e centrale.
Il piano di Assestamento del
comune di Caprarola recentemente approvato dalla Regione è un documento
obbligatorio per legge con validità pluriennale che, in parole povere, permette
la gestione razionale del bosco e le operazioni di dettaglio per realizzare
tale gestione.
Fatto incontrovertibile è che
il Piano di assestamento deve adeguarsi alla Legge Regionale n.9
del 14 agosto 2017 che al comma 3 dell’art 34-bis recita testualmente: “Per
le faggete depresse di cui al comma 2 (dove troviamo la definizione di tali
ecosistemi) sono vietate le utilizzazioni per finalità produttive fatto
salvo i tagli necessari per la conservazione della faggeta o per motivi di
pubblica incolumità”.
Altro fatto è che,
inspiegabilmente, la regione nella Determinazione
G11244 del 28 agosto 2019 di approvazione del suddetto piano, alla lettera
e) autorizza, in collaborazione con l’Università della Tuscia, dei non meglio
precisati tagli sperimentali nelle faggete del monte Venere e Monte Fogliano
con “asportazione della massa inferiore al 15% di quella presente”; che
è la quantità di taglio che si permette solitamente in un anno in quelle parti
di bosco non tutelate e cosiddette produttive.
La Determinazione quindi fa a
pugni con la stessa legge regionale che cita e per avere lumi su questa
evidente incoerenza ho presentato
di recente una interrogazione in Regione alla quale spero di ricevere
presto risposta.
Le associazioni ambientaliste
che da sempre si battono per l’integrità della faggeta depressa del Lago di
Vico hanno ragione a tenere alta la guardia e hanno il mio plauso e il mio
sostegno. Sono e sarò sempre al fianco di coloro che, rispettosi della legge,
si battono per la conservazione di un lembo di foresta ad alto valore ecologico
per questo maggiormente necessario di tutela e fondamentale eredità da lasciare
alle generazioni future.