Da oggi in poi, senza
parere favorevole del Comune interessato la Regione non potrà autorizzare
nessun impianto di trattamento e di incenerimento rifiuti grazie ad un emendamento
del Movimento 5 stelle.
Sono state integralmente
recepite le
osservazioni che ho inviato alla Direzione Regionale nell’ambito della procedura
autorizzativa per l’impianto di incenerimento rifiuti proposta dalla società
A2A nel comune di Tarquinia.
Nel collegato al bilancio è stato approvato un mio
emendamento che riguarda delle sostanziali modifiche all'art. 15 della L.R.
27/98 e
che recepisce i più recenti orientamenti della giurisprudenza amministrativa
(come ad esempio la pronuncia
n.480/2017 del TAR del Piemonte). Nel merito: con questa nuova norma
l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) non potrà più costituire variante
urbanistica automatica se il Comune territorialmente competente non si
esprimerà favorevolmente al progetto.
pagg. 59-60 della L.R. 1/2020 (BURL suppl. 2 27-02.2020) |
Riferendomi poi all’altro emendamento sul tema che rappresenta un
ulteriore ostacolo alla realizzazione di inceneritori e che recentemente è
stato approvato: fermo restando il divieto assoluto di costruire nuovi
impianti di incenerimento e di trattamento se non previsti nel piano rifiuti
vigente, questa ulteriore norma, che ovviamente si applica anche al progetto
presentato dalla A2A, ristabilisce, nel rispetto dei principi di
semplificazione procedimentale, la centralità degli enti locali per le
decisioni che riguardano gli strumenti urbanistici.
Mi aspetto che gli
amministratori locali che hanno alimentato in questi ultimi mesi la battaglia
contro l’inceneritore di Tarquinia informino correttamente la cittadinanza
sugli strumenti normativi appena introdotti per contrastare anche questo
scellerato progetto. Il Movimento 5 Stelle - a differenza di altre forze
politiche - è da sempre contro gli inceneritori e ha ottenuto faticosamente
questo risultato dopo un lungo lavoro.
Sindaci e consiglieri comunali che sono saliti sulle barricate per opporsi, giustamente, alla realizzazione dell’inceneritore sul loro territorio, sarebbe il caso si ponessero seriamente qualche domanda e soprattutto dessero qualche risposta chiara ai cittadini visto che i loro colleghi di partito in regione e a livello nazionale si dichiarano favorevoli difendendo a spada tratta questo genere di impianti. La schizofrenia politica, a mio avviso, non può essere tenuta nascosta a lungo e prima o poi presenterà il conto.
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