L’ipotesi di realizzare un
inceneritore nel comune di Tarquinia è scellerata, pericolosa e contro ogni
politica virtuosa di trattamento dei rifiuti. Tarquinia e il comprensorio, tra
cui Civitavecchia, da anni subiscono gli impatti sanitari ed ambientali della
Centrale a carbone TVN di Enel e del porto turistico. Un impianto del genere
trova l’opposizione di tutte le forze politiche e trovo gravissimo che
l’assessore Valeriani e la Direzione Politiche Ambientali Ciclo Rifiuti con
l’ing. Tosini, abbiano consentito l’inizio dell’iter autorizzativo di un simile
impianto, distruttore di salute ambiente ed economia.
Tarquinia ed il suo
comprensorio vivono di agricoltura e turismo, settori che danno lavoro e
reddito a gran parte delle famiglie del mio comune. La scelta della Regione
diventa ancor più grave se si pensa che solo l’aver lasciato partire l’iter di
autorizzazione dell’inceneritore è un danno pesante per le tasche di tutti i
residenti, imprenditori e lavoratori del comprensorio che da subito vedono
scendere il valore dei loro beni e della loro economia per la minaccia
incombente di un simile impianto.
Il Piano regionale dei rifiuti
in vigore e approvato con Delibera
del Consiglio Regionale n.14 del 18 gennaio 2012 specifica come “la
regione Lazio non necessita di ulteriori impianti di
termovalorizzazione/gassificazione da autorizzare per soddisfare il recupero
dei flussi di frazione combustibile (CSS/CDR) provenienti dai rifiuti urbani”.
Inoltre la proposta di nuovo
Piano regionale dei rifiuti che è stata adottata con Deliberazione
della Giunta regionale n. 592 del 2 agosto 2019 va in direzione
diametralmente opposta a quella che prevede la realizzazione di impianti come
quello progettato dalla A2A; vi si afferma infatti: “gli obiettivi
strategici perseguiti dal cosiddetto Pacchetto di Economia circolare pongono al
centro il rafforzamento della gerarchia di rifiuti, individuando quale priorità
la prevenzione della creazione dei rifiuti in secondo luogo la riparazione e
riciclo degli stessi, ed infine il recupero energetico”.
Essendo ormai impianti di
concezione obsoleta che provocano danni alla salute, come evidenza documentale
dimostra, la Regione Lazio dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, negare
l’autorizzazione a questa come a future realizzazioni.
Ho presentato perciò una interrogazione
rivolta al Presidente della Regione e all’assessore Valeriani chiedendo se
siano a conoscenza dei fatti di cui sopra e se ritengano opportuna la
realizzazione di un inceneritore nel Comune di Tarquinia. Inoltre, cosa
altrettanto importante, fermi restando gli orientamenti espressi dalla proposta
del nuovo Piano dei rifiuti regionale, nell’attesa della sua approvazione
definitiva, ho chiesto alla Regione di prendere in esame la possibilità di
esprimersi con una moratoria sul rilascio di autorizzazioni per inceneritori o
impianti di termovalorizzazione che dir si voglia in modo da mettere una buona
volta la parola fine a queste proposte tutte a danno delle tasche ma
soprattutto della salute dei cittadini.
Allegati:
Delibera del Consiglio Regionale n.14 del 18 gennaio 2012
Deliberazione della Giunta regionale n. 592 del 2 agosto 2019
interrogazione M5S 29 ottobre 2019 - Inceneritore di Tarquinia
Allegati:
Delibera del Consiglio Regionale n.14 del 18 gennaio 2012
Deliberazione della Giunta regionale n. 592 del 2 agosto 2019
interrogazione M5S 29 ottobre 2019 - Inceneritore di Tarquinia