Una delle sfide importanti che
ci aspettano come esseri umani è quella della gestione e progressiva riduzione
dei nostri rifiuti che, come drammaticamente e ciclicamente i media portano
alla nostra attenzione, sono ormai un problema conclamato e globale. È chiaro
quindi che questa sfida va affrontata su più piani: sicuramente su quello
dell’educazione e della sensibilizzazione, ma anche, da parte delle
istituzioni, con precise indicazioni che abbiano come scopo la drastica
riduzione della produzione di rifiuti stessi.
In particolare gli imballaggi
ed il packaging per la vendita contribuiscono in maniera pesante alla
produzione di rifiuti che, se non adeguatamente riutilizzati o riciclati, perdurano nell'ambiente anche per secoli.
Ho presentato in questi giorni
una proposta di legge regionale a mia prima firma che ha come scopo la
riduzione dei rifiuti incentivando la diffusione e la vendita di prodotti sfusi
o alla spina. Così come definiti nella proposta di legge, per “prodotti
sfusi si intendono i prodotti, alimentari e non alimentari, la cui vendita in modalità
sfusa o alla spina è espressamente prevista dalla rispettiva normativa di
settore”.
I vantaggi per gli utenti
finali sono evidenti e riguardano la riduzione dei costi che contribuiscono al prezzo
finale di un prodotto come il packaging, per l’appunto, e la pubblicità ed
inoltre la possibilità di acquistare a peso i quantitativi desiderati.
Come viene anche spiegato
nella relazione introduttiva al testo vero e proprio la domanda principale che
i cittadini si fanno su questa tipologia di vendita riguarda prevalentemente la
qualità dei prodotti che trovano nei dispenser. Proprio per rispondere a tale
esigenza la proposta comprende l’obbligo per i negozi di fornire adeguate
informazioni sui prodotti messi in vendita, controlli da parte delle ASL in
coordinazione con l’autorità giudiziaria e le relative sanzioni in caso di
inadempienza.
Vengono inoltre previsti
interventi da parte della Regione atti ad incentivare la diffusione di queste
tipologie di vendita, l’informazione sui benefici e vantaggi in termini di
denaro risparmiato e di sostenibilità ambientale. Oltre a ciò la Regione Lazio
potrà concedere contributi ed agevolazioni sia a piccoli esercizi commerciali
che alle attività della grande distribuzione secondo un programma annuale degli
interventi previo parere della competente commissione consiliare. Un
regolamento definirà i criteri e i requisiti per l’inserimento di esercizi
commerciali e della grande distribuzione in un registro regionale appositamente
istituito, per l’erogazione dei contributi e delle eventuali agevolazioni fiscali
e le modalità di restituzione degli stessi qualora si incorresse nelle sanzioni
previste dalla proposta di legge.
La Giunta inoltre periodicamente
dovrà presentare una relazione per verificare lo stato di attuazione della
legge, la tipologia degli investimenti attivati, la quantità di prodotti
venduti come pure la quantità di imballaggi, per così dire, “risparmiata” oltre
alle eventuali criticità che si dovessero presentare.
Sono certa che questa proposta
non potrà che incontrare il plauso e l’approvazione di tutti coloro che hanno a
cuore il nostro ambiente e le tasche dei cittadini. Di certo non possiamo
pensare di risolvere solo così il problema dei rifiuti perché educazione,
conoscenza, riciclo e riuso, oltre che ovviamente diminuzione di scarti e
rifiuti, dovranno essere il leitmotiv dell’immediato futuro.
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