Ho presentato una mozione
all'inizio del mese di luglio 2019 affinché la regione Lazio istituisca il
monumento naturale dell’oasi di Vulci così come previsto dalla Legge regionale 29/1997.
I monumenti naturali così come definiti nella suddetta norma sono: “habitat
o ambienti omogenei, esemplari vetusti di piante, formazioni geologiche,
geositi e affioramenti fossiliferi, che presentino caratteristiche di rilevante
interesse naturalistico e/o scientifico”.
L’area di Vulci che comprende
la Riserva regionale naturale di
Montauto in Toscana e il Parco
archeologico naturalistico di Vulci nel Lazio è una zona di eccezionale
valore storico e naturalistico ed è fra i siti tutelati dalla Direttiva Habitat
(92/43/CEE).
Fa parte inoltre di Natura 2000 (sistema fluviale Fiora-Olpeta codice IT6010017)
che è una rete creata dalla UE che raggruppa Siti di Interesse Comunitario
(SIT) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) mirante alla conservazione e
protezione di ambienti e specie definiti prioritari dall’Unione Europea stessa.
L’oasi faunistica che venne istituita
nel 1982 e gestita fino agli inizi del 2000 dal WWF, che vi ha svolto attività
di conservazione, monitoraggio ed educazione ambientale, è ora abbandonata e
lasciata a sé stessa. Nel 2004 con Deliberazione della Giunta Regionale (1317
del 2004 punto 10) viene approvata l’istituzione del Monumento Naturale di Vulci
insistente nei comuni di Canino e Montalto di Castro che però è rimasta lettera
morta in quanto all’approvazione del documento non è mai seguita l’istituzione
vera e propria.
A tale proposito si è mossa
anche la LIPU che ha inviato una comunicazione
alla Regione Lazio chiedendo di completare l’iter per giungere all’istituzione
dell’area protetta ai sensi della normativa vigente. Mi auguro che l'iter si completi velocemente.
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