Il taglio dei vitalizi agli ex
consiglieri della Regione Lazio è finalmente realtà.
Il consiglio regionale ha
approvato il ridimensionamento della somma percepita da ex consiglieri a titolo
di vitalizio pena la decurtazione di una quota pari al 20% dei trasferimenti
statali così come stabilito dalla legge di bilancio nazionale del Governo (legge
145/2018). Il taglio medio si attesta attorno al 35% della somma percepita mensilmente con
decurtazioni che vanno dal 13% al 51%. Ciò consentirà il risparmio per le casse
regionali di circa 6,6 milioni di euro e ovviamente il ridimensionamento al
ribasso di uno dei tanti odiosi privilegi della classe politica.
Questa è una battaglia contro
gli sprechi della politica che stiamo portando avanti dal 2013 quando siamo
entrati per la prima volta in consiglio regionale.
Finalmente, dopo l’intervento
del Governo, siamo riusciti ad ottenere questo risultato anche nel Lazio
nonostante fino ad un anno fa, sotto la gestione Renzi, ci venisse detto che si
trattava di diritti acquisiti e perciò non modificabili.
Questi cosiddetti diritti
acquisiti rappresentavano fino ad oggi un vero e proprio schiaffo in faccia a
tutti quei cittadini che hanno un lavoro precario o che non riescono ad
arrivare alla fine del mese. Grazie alla legge varata dal “Governo del
Cambiamento” si è realizzato un taglio delle indennità mensili di tutto
rispetto che partirà dal 1 dicembre 2019 e coinvolgerà anche diversi nomi noti
della politica viterbese: Domenico Simeone, anni 66 con 10 anni di attività da
consigliere regionale che percepisce 4.299 euro; Giuseppe Parroncini, anni 69
con due legislature all’attivo percepisce 4.688 euro; Socciarelli Candido, 69
anni con 2738 euro; Rodolfo Gigli, 84
anni ed una vita in politica, che percepisce dal consiglio regionale 4.264
euro.