lunedì 27 aprile 2020

Terminillo: il turismo ecosostenibile è possibile

il turismo ecosostenibilie è possibile

Il progetto del M.te Terminillo ha iniziato il suo iter nel 2014 ed ha ricevuto un parere non favorevole con riferimento alla Valutazione di Incidenza (VIncA) (nota prot. n. 377891 del 13.07.2015, ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 357/1997 di cui si trova citazione nella nota del 16.01.2020) nell’ambito della procedura VIA regionale.
Successivamente in data 30.12.2019 è stata presentata una revisione del progetto originario che secondo il proponente supera le criticità evidenziate. Ad oggi però non risulta che l’Amministrazione abbia concluso il procedimento.

Il progetto del comprensorio “Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile” prevede: 10 nuovi impianti di risalita (oltre ai 7 esistenti); 7 nastri trasportatori amovibili in galleria; 37 km di piste di sci alpino (tra nuove ed esistenti); 2 bacini di raccolta per impianti di innevamento programmato; 7 rifugi in bioarchitettura, con struttura amovibile in legno, funzionali all’organizzazione del Comprensorio medesimo.

È chiaro che un progetto così non può essere solamente di ammodernamento e si configura come un vero e proprio Piano articolato che tende ad avviluppare l’intera montagna.
Perciò lo stesso, vista la mole, si configura come di sostanziale interesse per il pubblico (come da nota della stessa Area VIA regionale, prot. U.0038530 del 16.01.2020) e perciò, secondo le prescrizioni di legge, i cittadini o quanti hanno interesse possono inviare delle osservazioni in merito. Sono quindi arrivate quelle congiunte di ben 11 associazioni tra le quali il CAI, il WWF del Lazio, Italia nostra e Salviamo l’orso.

le osservazioni

In sintesi quanto presentato riguarda:

  • osservazioni di natura procedimentale ed inerenti l’incompatibilità con la pianificazione paesaggistica e altre normative regionali;
  • osservazioni inerenti l’insufficiente considerazione dell’impatto degli impianti sugli Habitat prioritari e sulle specie tutelate quali l’orso marsicano;
  • carenze dello SIA (Studio Impatto Ambientale) e della VIncA (Valutazione di Incidenza Ambientale);
  • osservazioni inerenti carenze funzionali e progettuali degli interventi in materia di protezione dalle valanghe e di sicurezza geologica;
  • osservazioni inerenti studi sulle ricadute economiche del progetto ed il relativo business plan;

Colpiscono in particolare degli aspetti tra i tanti che abbiamo riscontrato:

  • Mancano misure per la tutela delle specie selvatiche ai sensi della Direttiva Habitat (92/43/CEE).
  • Le analisi sulle condizioni meteoclimatiche si basano su dati di ben 17 anni fa. Si noti che la provincia di Rieti ha pensato di chiedere lo stato di calamità naturale in quanto la stagione invernale 2019/2020 è caratterizzata dall’assenza di neve sciabile su tutto il comprensorio montuoso del Terminillo (Corriere di Rieti 13.02.2020).
  • L’autrice del Piano economico finanziario, per sua stessa dichiarazione nel disclaimer, ha redatto lo stesso in base ad informazioni raccolte esclusivamente negli incontri con la Provincia di Rieti e con l’architetto responsabile e perciò non fornisce alcuna garanzia per quanto attiene la veridicità, l’accuratezza, la completezza delle informazioni contenute, e che i destinatari del documento si assumono la piena ed esclusiva responsabilità di qualunque azione intrapresa facendo affidamento sul suo contenuto (pag. 41 delle Osservazioni inviate dalle associazioni).
Disclaimer progettista piano economico finanziario (pag. 41 Osservazioni ass.ni)

il turismo ecosostenibile è possibile e remunerativo

Il mio compito come consigliere regionale ma anche come cittadino è di chiedere conto circa le carenze, incompatibilità con le normative, rischi per la sicurezza oltre naturalmente problematiche di carattere economico.

Ho presentato perciò una interrogazione a risposta scritta per sapere dal Presidente della regione e dall’Assessore ai lavori pubblici se intendano procedere a verificare quanto rilevato, e se, vista l’importanza e la mole dei rilievi adotti, non ritengano opportuno promuovere un contraddittorio tra la Provincia di Rieti e le associazioni firmatarie delle osservazioni.

La tutela del territorio può procedere di pari passo con lo sviluppo del turismo e delle opportunità lavorative in un’ottica innovativa ed integrata con le esigenze dei vari stakeholders. Certo che non si può pensare di alterare proprio ciò che rende prezioso e attraente un luogo. Il turismo ecosostenibile fatto di percorsi, trekking, piste ciclabili, accoglienza diffusa, valorizzazione dei prodotti enogastronomici ed artigianali locali è in crescita nel mondo e l’Italia è leader nell’offrire servizi di qualità in contesti paesaggistici unici, per questo dico tuteliamo la natura per creare ricchezza diffusa.

Alegati: