Baby park, ludoteche, micronidi fanno parte di quel sistema integrato di servizi per l’infanzia che svolge un ruolo sociale molto importante laddove il pubblico sia carente rispetto ai fabbisogni delle famiglie.
Causa la grave emergenza sanitaria che stiamo vivendo, arrivano da più parti richieste di aiuto da parte dei gestori di queste importanti realtà che nonostante la forzata chiusura devono sostenere canoni di locazione, mutui e utenze che non possono, in assenza della fornitura del servizio, far gravare sulle spalle, già appesantite, delle famiglie.
Pur essendo in divenire una ridefinizione di queste strutture come da proposta di legge 99/2019 “Disposizioni in materia di sistema integrato di educazione ed istruzione per l’infanzia e prima infanzia”, la Regione ha attualmente delle responsabilità in tal senso. La L. 107/2015 infatti stabilisce che sono proprio le regioni a dover programmare e sviluppare il sistema integrato di educazione ed istruzione concorrendo al monitoraggio e alla definizione degli standard strutturali, organizzativi e qualitativi dei servizi educativi per l’infanzia, disciplinando autorizzazioni, accreditamento e vigilanza.
Ho chiesto attenzione verso tale settore scrivendo all’Assessore alle Politiche Sociali ed al Welfare, Alessandra Troncarelli che, rispondendo celermente alla mia richiesta, lascia ben sperare in quanto ho rilevato l’impegno dell’Assessorato a non lasciare nessuno indietro e a dare risposte concrete a tutti coloro che stanno subendo le conseguenze della crisi sanitaria in atto.
Continuerò a monitorare questa come altre situazioni e cercherò di dare risposte a tutti coloro che mi interpellano, nella speranza che questa emergenza sanitaria possa finire presto.