Il 5 febbraio siamo stati in aula per
discutere di gestione dei rifiuti nella nostra regione. Nel Lazio infatti manca
ormai da 7 anni proprio l’aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti.
È un importante atto
programmatorio/pianificatorio fondamentale per fornire indirizzi di azione in
campo di rifiuti: sia sul trattamento e sullo smaltimento che sul fabbisogno
impiantistico pubblico e privato.
Zingaretti guida il Lazio da ormai 6 anni e il
suo governo si è distinto, si fa per dire, per la totale vaghezza e mancanza di
visione in questo settore lasciato per troppo tempo in mano all’iniziativa
privata che investe in un servizio strategico dai guadagni sicuri proprio perché
pagati dalle nostre bollette. Fatto sta che ad oggi, dopo oltre 6 anni di
governo Zingaretti, la regione Lazio è senza un piano rifiuti degno di questo
nome.
Nell’ambito della discussione che, speriamo in
tempi brevi, porterà alla redazione del piano, sono stati approvati alcuni
punti dell’ordine
del giorno presentato sul tema dal M5S tra i quali il punto 13, quello di
cui sono autrice, che afferma:
“Ad impedire la realizzazione di impianti di
trattamento industriale dei rifiuti, nelle vicinanze di abitazioni e zone
residenziali, prevedendo al contempo una distanza di sicurezza dalla abitazioni
non inferiore a 500 m”.
Non ci dovrebbe volere molto per comprendere
che gli impianti di trattamento rifiuti in generale dovrebbero essere posti a
distanza di sicurezza dalle abitazioni ma con la mancanza di scrupoli
conclamata che vediamo in giro, è meglio metterlo nero su bianco.
È perciò una prescrizione fondamentale da
ribadire, nell’ambito della stesura del piano rifiuti regionale, in quanto purtroppo
esistono casi in cui i cittadini si sono trovati, loro malgrado, a dover subire
una progettazione per impianti industriali di trattamento rifiuti letteralmente
previsti sotto la loro casa con pesante impatto sulla salute e sulla qualità
della vita.
Certo non mi sogno di aver risolto la
questione ma, come si dice, di gocce è fatto l’oceano: andiamo avanti.
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