martedì 5 marzo 2019

Impianti di trattamento rifiuti a minimo 500m dalle case



Il 5 febbraio siamo stati in aula per discutere di gestione dei rifiuti nella nostra regione. Nel Lazio infatti manca ormai da 7 anni proprio l’aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti.
È un importante atto programmatorio/pianificatorio fondamentale per fornire indirizzi di azione in campo di rifiuti: sia sul trattamento e sullo smaltimento che sul fabbisogno impiantistico pubblico e privato.

Zingaretti guida il Lazio da ormai 6 anni e il suo governo si è distinto, si fa per dire, per la totale vaghezza e mancanza di visione in questo settore lasciato per troppo tempo in mano all’iniziativa privata che investe in un servizio strategico dai guadagni sicuri proprio perché pagati dalle nostre bollette. Fatto sta che ad oggi, dopo oltre 6 anni di governo Zingaretti, la regione Lazio è senza un piano rifiuti degno di questo nome.
Nell’ambito della discussione che, speriamo in tempi brevi, porterà alla redazione del piano, sono stati approvati alcuni punti dell’ordine del giorno presentato sul tema dal M5S tra i quali il punto 13, quello di cui sono autrice, che afferma:

“Ad impedire la realizzazione di impianti di trattamento industriale dei rifiuti, nelle vicinanze di abitazioni e zone residenziali, prevedendo al contempo una distanza di sicurezza dalla abitazioni non inferiore a 500 m”.

Non ci dovrebbe volere molto per comprendere che gli impianti di trattamento rifiuti in generale dovrebbero essere posti a distanza di sicurezza dalle abitazioni ma con la mancanza di scrupoli conclamata che vediamo in giro, è meglio metterlo nero su bianco.
È perciò una prescrizione fondamentale da ribadire, nell’ambito della stesura del piano rifiuti regionale, in quanto purtroppo esistono casi in cui i cittadini si sono trovati, loro malgrado, a dover subire una progettazione per impianti industriali di trattamento rifiuti letteralmente previsti sotto la loro casa con pesante impatto sulla salute e sulla qualità della vita.

Certo non mi sogno di aver risolto la questione ma, come si dice, di gocce è fatto l’oceano: andiamo avanti.

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