Ieri 27 novembre 2018 era prevista la riunione
informale dei membri della commissione VIII e XI sulla redazione di una
moratoria congiunta a favore di quei comuni che rifiutano il passaggio del
servizio idrico integrato alla Talete pena il loro commissariamento minacciato
proprio dalla Regione Lazio.
La riunione, nonostante
l’importanza e l’attualità dell’argomento è saltata per mancanza di
partecipanti.
Ritengo non rilevante il
colore politico di chi presenta tali atti dentro la commissione se si basano su
principi condivisibili come d’altro canto il Movimento 5 stelle ha sempre
ribadito a tutti i livelli.
Per quanto mi riguarda
presenterò delle modifiche al testo proposto per renderlo maggiormente coerente
con i principi della Legge
regionale 5/2014 e per ribadire la centralità della regione
nell'attuare un sistema gestionale diverso da quello attuale.
Non è un bel segnale da dare a
quei Sindaci che da soli si stanno opponendo allo strapotere delle lobby e dei
gestori mantenendo in piedi un sistema virtuoso di gestione delle
infrastrutture idriche lontano da logiche di mercato così come sancito, in
sostanza, dal bistrattato referendum del 2011.
Non è un bel segnale da dare
nemmeno ai tanti cittadini che credono nella gestione pubblica dell'acqua e nei
principi stabiliti dalla L.R. 5/2014 "Tutela, governo e gestione pubblica
delle acque" nella quale si sancisce il principio di gestione della
risorsa sulla base dei bacini idrografici e quindi su un dimensionamento degli
ambiti territoriali ottimali (A.T.O.)
prossimo alle comunità.
Mi auguro che la prossima
riunione sia più partecipata e si possa svolgere senza intoppi al fine di
giungere ad una definizione della moratoria il prima possibile e dare così una
risposta a chi la sta aspettando.