(P)Orto Sicuro è un Avviso pubblico della Regione Lazio che concede finanziamenti a fondo perduto alla filiera agricola per quei progetti che prevedono la consegna a domicilio dei prodotti agroalimentari.
Ne avevamo già parlato qualche tempo fa nell’articolo “sosteniamo l’e-commerce in agricoltura”, quando avevamo richiesto che fossero aumentati i fondi a disposizione per far fronte alle numerose domande pervenute.
Il bando ARSIAL
L’avviso con i requisiti e la modulistica da compilare è stato pubblicato sul sito dell’ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura nel Lazio) il giorno 14 aprile 2020.
Il termine perentorio per la presentazione delle domande per la concessione del contributo scadeva alle “12.00 del decimo giorno successivo alla pubblicazione del bando”. Tale termine ovviamente determinava anche l’apertura della procedura fissandola contestualmente alla pubblicazione.
Nel bando stesso, all’art. 6 si stabilisce che: “Le proposte classificate ammissibili sulla base della coerenza con le finalità del bando, saranno finanziate in odine di protocollo di arrivo della domanda tramite pec, fino ad esaurimento dei fondi previsti dal bando stesso”.
Implicitamente quindi si prevede l’assegnazione a chi, tra gli idonei, è risultato più veloce nella presentazione (click day).
La graduatoria
Alcune domande, come si evince dalla graduatoria scaricabile dall’apposita pagina sul sito dell’ARSIAL, sono state presentate in un lasso di tempo molto breve rispetto alla pubblicazione del bando (ossia a partire dalle 9.38 del 14 aprile 2020).
Di fatto il bando consiste in un click day non comunicato preventivamente ai soggetti destinatari compromettendo così la loro presenza in graduatoria. Si inficia così di fatto uno dei presupposti di base che ogni bando pubblico dovrebbe avere e cioè la parità di trattamento fra i partecipanti. Se si selezionano gli assegnatari tramite tale procedura è imprescindibile che i soggetti interessati siano a conoscenza del termine di apertura della selezione con un certo margine di anticipo.
Quest’ultimo, però, è inesistente se si fa coincidere l’avvio della presentazione delle domande con la pubblicazione del bando come è avvenuto in questo caso.
Ho presentato perciò una interrogazione al Presidente della Giunta, del Consiglio e all’assessore competente per sapere se non ritengano di approfondire la vicenda, se intendano procedere in via di autotutela accogliendo i dubbi sulla legittimità della procedura espressi dagli operatori del settore ed infine se ritengano consone le modalità utilizzate anche considerando il grave contesto emergenziale che stiamo vivendo.