giovedì 27 ottobre 2016

Porto Clementino, la Regione intervenga con strumenti finanziari idonei

La Regione è ora che si attivi e faccia la sua parte per la tutela di un notevole bene archeologico come Porto Clementino, a Tarquinia, pesantemente danneggiato dalle mareggiate. 
È nota da tempo agli amministratori ed a tutta la cittadinanza la situazione di grave degrado in cui versa l’antico porto etrusco, importante testimonianza storico-archeologica, a causa dell’incessante azione erosiva del mare. Sono necessari interventi urgenti e non più differibili per il recupero e la tutela del porto, per questo ho depositato un’interrogazione in consiglio regionale per chiedere di individuare immediatamente gli strumenti finanziari più idonei per intervenire tenendo conto anche della recente programmazione comunitaria 2014-2020. A tal proposito, esiste un “Progetto per il rinascimento delle spiagge e tutela della costa”, il cui finanziamento sarà assicurato dal fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 ed in parte dal bilancio regionale. In questo ambito sono ricompresi interventi per la difesa, il recupero ambientale, la ricostruzione e la tutela della costa nel tratto tra la foce del fiume Marta e le saline di Tarquinia.

Silvia Blasi